Google torna a fare pulizia tra gli abbonamenti a YouTube Premium ottenuti simulando la residenza in un Paese dove il servizio costa meno. In queste ore, diversi utenti segnalano la ricezione di email che annunciano l’annullamento del proprio abbonamento, registrato utilizzando una VPN per aggirare le tariffe locali.
Il metodo più usato per risparmiare
Molte persone, negli ultimi anni, hanno approfittato delle differenze di prezzo tra i vari Paesi per pagare meno l’abbonamento Premium. In Italia, il piano standard ha un costo mensile di 13,99€, mentre in Paesi come l’Algeria si scende sotto i 2€. Un divario notevole, spesso sfruttato seguendo i numerosi tutorial disponibili online.
Con l’uso di VPN, alcuni utenti hanno simulato la loro posizione geografica al momento dell’iscrizione. Questo ha permesso loro di attivare l’abbonamento da un Paese a basso costo, pur accedendo regolarmente ai servizi da un altro Stato, in violazione delle condizioni d’uso.
Il sistema di rilevamento di Google
Già lo scorso anno, Google aveva messo in chiaro di avere strumenti capaci di rilevare la posizione reale dell’utente. Nel momento in cui sorge una differenza tra i dati della persona registrata e l’area geografica da cui viene usato il servizio, viene sottoposto un form per aggiornare i propri dati.
La nuova ondata di cancellazioni, però, appare più incisiva. In un messaggio condiviso su Reddit, un utente ha ricevuto un’email ufficiale in cui si legge: “La tua iscrizione è stata annullata perché riteniamo che il Paese di sottoscrizione, l’Algeria, non fosse corretto“. Lo stesso tipo di comunicazione è stato riportato anche da altri iscritti alla piattaforma.
Possibili nuovi tentativi di aggirare i controlli
Alcuni utenti suggeriscono che una soluzione potrebbe essere la sottoscrizione di un piano famiglia, mantenendo attivo un account principale nel Paese scelto tramite VPN. Non è chiaro, però, se questo escamotage sia efficace. E, in ogni caso, non rappresenta un’opzione garantita né consigliabile.
L’impressione generale è che Google abbia alzato il livello dei controlli e che l’era degli abbonamenti “low cost” tramite VPN stia giungendo al termine.