Le ultime indiscrezioni provenienti dalla Corea parlano di una possibilità concreta: il Samsung Galaxy S26 potrebbe arrivare in Europa con il chip Exynos 2600, mentre altri mercati, come gli Stati Uniti, potrebbero continuare a ricevere la versione con Snapdragon.
Produzione migliorata per l’Exynos 2600
Il punto centrale è la resa produttiva. In passato, Samsung ha avuto difficoltà a garantire volumi sufficienti per i suoi chip Exynos, come dimostrato con l’Exynos 2500, che non è stato utilizzato sulla serie Galaxy S25 a causa di problemi legati alla produzione a 3 nm.
Ora, però, sembra che la situazione sia cambiata. Secondo fonti coreane, la produzione del nuovo chip Exynos 2600 a 2 nm avrebbe raggiunto una resa non ancora in grado di soddisfare i canoni previsti e per questo non sarebbe ancora al livello giusto per avviare una produzione di massa che richiede infatti percentuali ben più alte.il miglioramento però c’è stato e dunque tutto questo fa ben sperare visto che manca ancora tanto tempo. Il termine ultimo per raggiungere un giusto grado di prestazioni è novembre.
La strategia dei due processori
L’idea di differenziare i mercati non è nuova per Samsung. Con la serie Galaxy S22, l’azienda aveva già scelto di offrire versioni con Exynos in Europa e modelli Snapdragon in altre regioni. Questa strategia potrebbe ripetersi per il Galaxy S26, con il chip Exynos 2600 riservato all’Europa e il resto dei mercati che continuerebbe a ricevere Snapdragon.
TSMC e il confronto sulle rese
Nel frattempo, TSMC, che produce i chip Snapdragon per Qualcomm, avrebbe già superato il 60% di resa produttiva a 2 nm, garantendo stabilità per il Snapdragon 8 Elite, destinato ai modelli per Stati Uniti e altri mercati.
Il successo dell’Exynos 2600 dipenderà quindi dai progressi che Samsung riuscirà a fare nei prossimi mesi. Se i miglioramenti continueranno, gli utenti europei potrebbero avere di nuovo uno smartphone Galaxy con chip Exynos, come già accaduto in passato.