Apple, Microsoft e Google i brand più usati per le truffe phishing: è allarme

I tentativi di truffa mediante questa tecnica sfrutterebbero molto spesso i nomi di questi tre giganti, con Microsoft al primo posto

Apple, Microsoft e Google i brand più usati per le truffe phishing: è allarme

Nel primo trimestre del 2025, Microsoft si conferma come il brand più sfruttato nei tentativi di phishing a livello globale, con una quota del 36%. A dirlo è l’ultimo rapporto pubblicato da Check Point Research, la divisione di analisi sulle minacce di Check Point Software Technologies. Il fenomeno riguarda in particolare il settore tech, dove anche Google (12%) e Apple (8%) figurano tra i bersagli principali.

La classifica aggiornata dei marchi più impersonati include poi Amazon (4%) e, a sorpresa, Mastercard, che torna nella top 10 con il 3% degli attacchi rilevati. Chiudono la lista altri nomi molto noti come WhatsApp, Facebook, LinkedIn, Adobe e Alibaba, ciascuno con una quota compresa tra l’1% e il 2%.

Secondo Omer Dembinsky, Data Research Manager di Check Point, i criminali cercano marchi di fiducia per trarre in inganno le vittime e ottenere dati personali o finanziari. L’inganno più efficace resta quello che si nasconde dietro un’apparenza familiare.

Il caso Mastercard e il falso OneDrive

Tra le campagne più gravi segnalate nel trimestre c’è quella contro gli utenti Mastercard in Giappone. I truffatori hanno creato siti web contraffatti con grafica identica a quella ufficiale, progettati per raccogliere dati delle carte. Alcuni dei domini individuati sono:

  • mastercard-botan[.]aluui[.]cn

  • mastercard-pitiern[.]gmkt6q[.]cn

  • mastercard-transish[.]gmkt7e[.]cn

Parallelamente, è stato scoperto anche un sito falso di login OneDrive: login[.]onedrive-micrasoft[.]com. Questo tentativo di phishing imitava perfettamente l’interfaccia Microsoft per rubare email e password, puntando a violare account personali e aziendali su cloud.

La tecnologia resta il bersaglio principale

Secondo Check Point, le piattaforme tecnologiche e i servizi digitali restano i più imitati, seguiti dai social network e dal settore e-commerce. La strategia è sempre la stessa: sfruttare la notorietà di brand affidabili per colpire utenti meno esperti.

La migliore difesa resta sempre la consapevolezza. Evitare di cliccare su link sospetti, controllare sempre l’indirizzo web e non fidarsi ciecamente dei messaggi ricevuti può fare la differenza.

Google News Rimani aggiornato seguendoci su Google News!

2012 – 2023 Tecnoandroid.it – Gestito dalla STARGATE SRLS – P.Iva: 15525681001 Testata telematica quotidiana registrata al Tribunale di Roma CON DECRETO N° 225/2015, editore STARGATE SRLS. Tutti i marchi riportati appartengono ai legittimi proprietari.

Questo articolo potrebbe includere collegamenti affiliati: eventuali acquisti o ordini realizzati attraverso questi link contribuiranno a fornire una commissione al nostro sito.