L’intento di WhatsApp principalmente è quello di migliorare gli aspetti già presenti all’interno della piattaforma, tra cui l’intelligenza artificiale. Questa è stata introdotta già da un po’ ma la celebre applicazione di messaggistica istantanea non vuole sacrificare la privacy degli utenti e delle loro conversazioni. A tal proposito infatti ecco alcune novità in arrivo, tra cui una tecnologia chiamata Secure Private Processing. Le richieste AI verranno trattate dunque con il massimo della privacy.
Private Processing: l’intelligenza artificiale che non legge i tuoi messaggi
La nuova architettura sviluppata da Meta, denominata Secure Private Processing, è progettata per permettere l’utilizzo di strumenti AI senza compromettere la privacy. Questa tecnologia permetterà a WhatsApp di introdurre funzioni come:
Riassunti automatici dei messaggi;
Suggerimenti di scrittura durante la digitazione;
Altre funzioni intelligenti legate al contenuto delle chat.
Chi si sta chiedendo come funziona tutto questo, può trovare risposta in alcuni “vault crittografati” che WhatsApp includerà ma non solo. Ci sarà anche un protocollo OHTTP per l’inoltro anonimo delle richieste: WhatsApp dunque, così come Meta, non potrà assolutamente avere accesso ai contenuti originali.
Maggiore controllo e trasparenza per l’utente
Gli utenti potranno abilitare o disattivare le funzionalità AI tramite le impostazioni della privacy. Sarà anche possibile escludere determinate conversazioni grazie all’opzione Advanced Chat Privacy. Meta ha inoltre annunciato:
La pubblicazione parziale del codice di Private Processing;
L’estensione del programma di ricompense per la scoperta di bug;
Il supporto a verifiche indipendenti per migliorare la trasparenza.
Browser in-app per siti business: si resta dentro WhatsApp
Un’altra novità riguarda l’apertura dei link all’interno dell’app. Nella versione beta 2.25.14.10 per Android, WhatsApp ha introdotto un browser in-app per i siti business che rispettano determinati requisiti tecnici. La navigazione avverrà direttamente nella conversazione, senza passaggi esterni. Resta attiva la crittografia end-to-end, e ogni utente potrà comunque decidere di aprire il link con il browser del proprio smartphone.
Quando saranno disponibili le nuove funzioni
Secure Private Processing è ancora in fase di sviluppo e sarà introdotto in un aggiornamento futuro. Il browser in-app per i siti business, invece, è già in rollout per i tester e verrà distribuito pubblicamente nelle prossime settimane.