Dagli Stati Uniti arriva una promessa che potrebbe cambiare tutto. Slate Auto, startup nata in sordina nel cuore del Michigan, punta a rendere l’elettrico davvero popolare. Alla guida del progetto ci sarebbe Jeff Bezos, pronto a scommettere sul futuro delle quattro ruote. L’obiettivo? Produrre un pickup elettrico a due posti al prezzo di soli 25.000 dollari. Oggi sembra impossibile, ma non è forse proprio dai sogni più audaci che nascono le rivoluzioni? L’inflazione galoppa, i listini si alzano, le elettriche restano un lusso. Qui. l’idea di Slate Auto irrompe come un colpo di scena. Il progetto affonderebbe le radici in Re:Build Manufacturing, altra realtà collegata a Bezos. Sarebbe proprio da lì che, nel 2022, ha preso vita la startup. In silenzio, lontano dai riflettori, avrebbe reclutato centinaia di ex ingegneri di Ford, GM, Stellantis e Harley-Davidson.
Investimenti, visione e segretezza per la Slate Auto
Secondo quanto rivelato da TechCrunch, la Slate Auto avrebbe già raccolto 111 milioni di dollari. A finanziare il sogno non ci sarebbe solo Bezos. Tra i nomi, spiccano anche Mark Walter, proprietario dei LA Dodgers, e Thomas Tull, già attivo in Re:Build. Tutto sarebbe stato confermato da documenti ufficiali del Delaware. I dirigenti avrebbero citato la Ford Model T e il Maggiolino Volkswagen come fonti di ispirazione. Vetture che hanno fatto la storia, rendendo la mobilità sempre più abbordabile. Il piano prevede margini di profitto minimi, compensati da una gamma di accessori e abbigliamento dedicati. Ogni cliente potrà così personalizzare la propria esperienza. Insomma, pare che si avrà non solo un veicolo, ma un’identità da costruire.
La sede operativa si troverebbe a Troy, Michigan, mentre la produzione dovrebbe partire entro la fine del 2026, a Indianapolis. Ancora sconosciuto il destino dello stabilimento: sarà nuovo o riadattato? L’unica certezza è che qualcosa si sta muovendo. Un utente di Reddit avrebbe pubblicato una foto del concept mostrato ad alcuni investitori. Niente di ufficiale, ma l’immagine lascia intuire linee squadrate e un design robusto. Sarà davvero così l’auto che cambierà tutto?