sabato, Marzo 22, 2025

Windows 11: Microsoft rimuove la guida per i PC obsoleti

Microsoft ha recentemente rimosso ogni riferimento ufficiale al metodo che permetteva di installare Windows 11 su computer non supportati.

di Mattia Memeo

Windows 11

Microsoft ha recentemente rimosso ogni riferimento ufficiale al metodo che permetteva di installare Windows 11 su computer non supportati, ovvero privi di modulo TPM 2.0 o di una CPU compatibile. La modifica sembra essere stata introdotta di recente, probabilmente dopo il rilascio della versione 24H2 del sistema operativo, segnalando un ulteriore passo nella strategia dell’azienda per rafforzare i requisiti di sicurezza del proprio ecosistema.

Windows 11 è il primo sistema operativo consumer di Microsoft a imporre restrizioni hardware non per motivi di prestazioni, ma di sicurezza. Sebbene processori più datati, come gli Intel Core di quinta e sesta generazione, siano ancora in grado di eseguire l’OS senza problemi evidenti, il colosso di Redmond ritiene che tali CPU presentino vulnerabilità hardware irrisolvibili, come quelle legate agli exploit Spectre e Meltdown. Questo approccio mira a garantire una maggiore protezione contro attacchi informatici sofisticati, ma ha sollevato critiche da parte di utenti e aziende che vorrebbero maggiore flessibilità nell’adozione del sistema operativo.

Microsoft conferma l’importanza del TPM per la sicurezza

Il TPM 2.0 è considerato essenziale per la sicurezza dell’ecosistema Windows, e la rimozione della documentazione per l’installazione sui PC non supportati sembra confermare la volontà dell’azienda di non fare concessioni in tal senso. Secondo Microsoft, il rispetto di questi standard aiuta a prevenire minacce come il malware basato su firmware e attacchi di esecuzione remota, riducendo i rischi per gli utenti.

Non è chiaro se il metodo alternativo basato sulla modifica del registro di sistema sia ancora funzionante, ma è evidente che Microsoft ha deciso di non supportarlo più ufficialmente. Inoltre, con il recente aggiornamento 24H2, alcuni strumenti di terze parti che permettevano di aggirare i controlli di compatibilità sembrano aver dovuto sviluppare nuove soluzioni, suggerendo che le vecchie tecniche non siano più efficaci. Questa decisione potrebbe spingere molti utenti a considerare l’aggiornamento dell’hardware o a cercare alternative per continuare a utilizzare i propri dispositivi senza dover cambiare sistema operativo.

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