La sicurezza online ricopre un ruolo centrale per le aziende e i singoli utenti. Sono molti gli avvertimenti e le campagne di sensibilizzazione su tale argomento. Eppure, il furto di credenziali rimane un pericolo. A tal proposito, un recente studio ha mostrato che il 31% delle violazioni online è stato causato da tale pericolo. I dati raccolti evidenziano l’importanza di misure più efficaci. Il cui obiettivo è tutelare le proprie informazioni. Il problema principale riguarda la scarsa consapevolezza degli utenti sull’importanza di password forti e uniche.
Le password non sono sempre abbastanza sicure
Il 91% degli utenti conosce i rischi legati all’uso delle stesse credenziali per più account. Eppure, il 59% continua a farlo. Ciò favorisce il fenomeno del “credential stuffing“. Tale attacco sfrutta proprio il riutilizzo delle stesse credenziali su piattaforme diverse. Fattore che permette ai cybercriminali di accedere a più profili con un solo furto.
Le password deboli sono un ulteriore fattore di rischio. Ancora oggi, combinazioni come “123456“, “password” e “admin” sono le più usate. Ciò rende il lavoro dei malintenzionati incredibilmente semplice. Ma come si può invertire tale tendenza? Le aziende specializzate in sicurezza informatica suggeriscono un approccio proattivo. È fondamentale educare gli utenti. Riguardo l’importanza di utilizzare password uniche. Inoltre, è importante che siano lunghe almeno 12 caratteri. Quest’ultime devono combinare lettere maiuscole e minuscole. Insieme a numeri e simboli speciali. Inoltre, l’implementazione di strumenti come i gestori di password può aiutare a generare e memorizzare credenziali. Senza doverle ricordare tutte a memoria.
Un’altra soluzione efficace è l’autenticazione a più fattori (MFA). Tale sistema richiede un secondo livello di verifica, come un codice inviato al telefono o un’app di autenticazione. Ciò rende molto più difficile per gli hacker accedere agli account. Anche in caso di furto di credenziali. Solo così sarà possibile ridurre l’impatto di una minaccia che continua a mettere in difficoltà utenti di tutto il mondo.