Apple ha sollevato forti critiche nei confronti del Digital Markets Act (DMA) dell’Unione Europea dopo la comparsa della prima app pornografica per iPhone in Europa. L’applicazione, chiamata Hot Tub, è stata distribuita attraverso AltStore PAL, un marketplace di terze parti reso possibile proprio dalle nuove normative europee, che obbligano Apple ad aprire il proprio ecosistema a store alternativi.
Apple reagisce alla diffusione di app pornografiche su iPhone
La società di Cupertino ha preso nettamente le distanze dall’applicazione, dichiarando di non averla mai approvata e definendo “una bugia” l’affermazione del suo sviluppatore secondo cui l’app sarebbe stata accettata da Apple. L’azienda ha espresso preoccupazione per i potenziali rischi sulla sicurezza, soprattutto per i minori, sottolineando come l’arrivo di app pornografiche possa compromettere la fiducia dei consumatori nel suo ecosistema.
Apple ha sempre mantenuto una politica rigorosa nei confronti dei contenuti per adulti, vietando la pubblicazione di applicazioni pornografiche sul proprio App Store sin dalla sua creazione nel 2008. Tuttavia, le nuove normative dell’UE hanno imposto un cambiamento radicale, consentendo la distribuzione di app tramite store indipendenti. Secondo Apple, questo apre la porta a potenziali rischi, poiché le piattaforme di terze parti potrebbero non applicare gli stessi standard di sicurezza e controllo.
L’azienda ha dichiarato di aver avvertito la Commissione Europea già a dicembre sulle possibili conseguenze di questa apertura forzata, ma senza ottenere risposte concrete. L’UE, dal canto suo, non ha finora espresso alcuna opposizione all’arrivo di applicazioni come Hot Tub, sostenendo la necessità di garantire una maggiore concorrenza nel settore digitale.
Dietro questa vicenda si cela anche una battaglia commerciale. L’AltStore, il marketplace che ha distribuito Hot Tub, ha ricevuto finanziamenti da Epic Games, storico rivale di Apple. La stessa Epic ha recentemente lanciato il proprio store per iPhone in Europa, approfittando delle nuove regolamentazioni. La scelta di Apple di evidenziare pubblicamente il caso di Hot Tub sembra quindi far parte di una strategia più ampia per mettere in discussione l’efficacia del DMA, sottolineando i rischi che derivano dall’apertura del suo ecosistema a operatori esterni.