Apple ha espresso una dura critica contro il Digital Markets Act (DMA) dell’Unione Europea, dopo che la prima app per contenuti pornografici è stata resa disponibile sugli iPhone in Europa. L’app in questione, Hot Tub, è stata distribuita tramite AltStore PAL, un marketplace di terze parti, reso possibile proprio dalle nuove normative europee.
Apple prende le distanze da Hot Tub
L’app consente agli utenti di cercare e guardare video per adulti da diverse fonti online. Il suo sviluppatore ha dichiarato che Hot Tub è stata approvata da Apple, ma l’azienda ha immediatamente smentito, definendo questa affermazione “una bugia”.
In una nota ufficiale, Apple ha espresso forte preoccupazione:
“Siamo profondamente preoccupati per i rischi sulla sicurezza che app pornografiche hardcore di questo tipo creano per gli utenti dell’UE, soprattutto per i bambini“.
L’azienda di Cupertino crede che questa nuova applicazione così come altre simili che senza dubbio arriveranno in futuro, potrebbero portare gli utenti a non dare più credito all’ecosistema di Apple. Proprio per questo motivo il colosso americano ha chiarito che nHot Tub, la nuova app per adulti, non riceverà mai l’approvazione per essere disponibile sul suo App Store.
Il ruolo di Epic Games nella vicenda
Apple ha dichiarato di aver avvisato la Commissione Europea già a dicembre riguardo ai possibili rischi derivanti dall’apertura forzata del suo ecosistema alle app di terze parti. Tuttavia, secondo Apple, il regolatore non ha sollevato obiezioni all’arrivo di Hot Tub o di altre applicazioni simili.
Apple fa leva sulla sua integrità in merito all’argomento: fin dal 2010 Steve Jobs riteneva che contenuti del genere dovessero stare lontani dagli iPhone. Allo stesso tempo qualcuno fa notare che su Apple TV+ e su iTunes Movies vengono distribuiti dei film con scene di nudo. Lo stesso discorso vale per il browser web Safari che non nega l’accesso ai siti per adulti.
AltStore, il marketplace che ha pubblicato Hot Tub, è stato finanziato anche da Epic Games, storico rivale di Apple. La stessa Epic ha recentemente lanciato il suo store di terze parti per iPhone in Europa, sfruttando le nuove regole imposte dal DMA.