OpenAI ha deciso di rendere ancora più accessibile ChatGPT. Da oggi, chiunque può usare la funzione di ricerca sul web senza dover creare un account. Un cambiamento importante, che potrebbe incidere sulle abitudini di chi cerca informazioni online e mettere pressione ai motori di ricerca tradizionali.
Come funziona la ricerca senza account su ChatGPT
Durante il primo periodo questa funzionalità poteva essere utilizzata solo dagli abbonati a pagamento, dunque quelli definiti “Premium”. Da dicembre è stata estesa a tutti gli utenti registrati ma ora si cambia ancora: OpenAI ha eliminato l’obbligo di login. Questo consente dunque a tutti gli utenti di poter chiedere a ChatGPT per ottenere risposte dal web.
Una delle caratteristiche più interessanti è la trasparenza sulle fonti. Ogni risposta mostra un elenco di siti consultati, così gli utenti possono verificare da dove provengono le informazioni. Questo approccio differenzia ChatGPT dai motori di ricerca classici, dove i risultati sono spesso influenzati da algoritmi interni e strategie pubblicitarie. Insomma, ci sono più motivi per utilizzare questa funzionalità di ChatGPT, la quale infatti è una delle più chiacchierate degli ultimi tempi.
Una nuova alternativa ai motori di ricerca tradizionali
L’apertura della ricerca senza registrazione rappresenta una sfida a Google e Bing, che da anni dominano il settore. OpenAI non è l’unica a percorrere questa strada: anche Perplexity AI offre ricerche senza account e ha da poco stretto una partnership con TripAdvisor per fornire informazioni su hotel e recensioni.
Per rendere l’esperienza ancora più intuitiva, ChatGPT ha introdotto immagini, mappe interattive e descrizioni più dettagliate nei risultati. L’obiettivo è offrire un’alternativa sempre più completa ai motori di ricerca tradizionali.
Oltre a questo c’è un’altra grande novità che riguarda però gli utenti Pro europei: il modello Deep Research è disponibile in Europa. Da ricordare che coloro che hanno un abbonamento Pro, pagano all’incirca 200 dollari al mese.