L’FTC, l’agenzia antitrust statunitense, ha acceso i riflettori su un problema che potrebbe cambiare il futuro dell’intelligenza artificiale: il rischio che poche grandi aziende tecnologiche monopolizzino il settore. In un recente rapporto, l’agenzia ha analizzato i massicci investimenti di colossi come Microsoft, Google e Amazon in startup di IA, tra cui nomi noti come OpenAI e Anthropic, sollevando dubbi sulle dinamiche di queste collaborazioni.
Il monopolio delle big tech nel settore AI
Il punto centrale della questione sta nei rapporti di dipendenza che si creano tra queste startup e i loro finanziatori. In pratica, le grandi aziende offrono soldi e accesso a risorse di calcolo enormi, ma in cambio chiedono fedeltà: spesso le startup si trovano vincolate a utilizzare esclusivamente i servizi cloud dei loro investitori. Questo sistema, che a prima vista può sembrare vantaggioso per tutti, rischia però di soffocare la concorrenza.
Un esempio di questa dinamica è la cosiddetta “spesa circolare”. In sostanza, i finanziamenti ricevuti dalle startup finiscono per tornare nelle tasche delle big tech, perché devono essere spesi per acquistare i loro servizi. Così, mentre le grandi aziende limitano i rischi economici, le startup diventano sempre più legate a doppio filo ai loro investitori, con poche possibilità di svincolarsi.
Ma non è tutto. Secondo l’FTC, queste partnership consentono alle grandi aziende di accedere a dati preziosi, modelli avanzati e persino alla proprietà intellettuale delle startup. In alcuni casi, le big tech ricevono aggiornamenti costanti sulle attività delle loro partner, usando queste informazioni per migliorare i propri prodotti. Inoltre, i cosiddetti “dati sintetici” prodotti dalle startup vengono spesso riutilizzati per addestrare i sistemi delle grandi aziende, creando un vantaggio competitivo difficile da colmare.
C’è anche un altro tema che preoccupa: l’accentramento dei talenti. Le grandi aziende attraggono la maggior parte degli esperti di IA, lasciando le startup a corto di competenze cruciali per lo sviluppo. Tutto questo alimenta un circolo vizioso che rischia di limitare l’innovazione e rafforzare il dominio delle big tech.
L’FTC spera che il suo rapporto stimoli una riflessione sul futuro dell’IA e su come bilanciare il potere in un settore così cruciale per il progresso tecnologico.