Il rapporto tra le grandi aziende tecnologiche e il panorama politico statunitense ha suscitato numerose polemiche. A tal proposito, Tim Sweeney ha lanciato dure accuse contro i leader delle Big Tech. Il CEO di Epic Games ha sostenuto che le aziende stanno cambiando strategia politica per mantenere il loro potere e influenza. Secondo Sweeney, dopo anni in cui tali aziende hanno finto di essere allineate con i valori del Partito Democratico, ora stanno cercando di mostrarsi vicine al Partito Repubblicano. Ciò con lo scopo di ottenere favori dalla nuova amministrazione di Donald Trump. Il CEO non ha specificato gli interessati. Ma sembra rivolto ad Apple, Google, Meta e Amazon.
Epic Games: critica alle Big Tech
Tale cambiamento di rotta sarebbe motivato dal tentativo di influenzare le politiche antitrust e di concorrenza. Temi particolarmente caldi per le Big Tech. Negli Stati Uniti sono infatti in corso numerosi procedimenti legali contro tali aziende. Quest’ultime sono accusate di pratiche monopolistiche e abuso di posizione dominante. Sweeney ha evidenziato come queste imprese utilizzino strategie mediatiche per screditare le leggi sulla concorrenza. Mentre continuano a trarre vantaggi economici a discapito di consumatori e concorrenti. La battaglia di Epic Games contro Apple e Google per le commissioni sugli acquisti in-app ne è un esempio emblematico. Evidenziando le difficoltà nel contrastare pratiche commerciali giudicate scorrette.
Oltre ai giganti del tech tradizionali, anche NVIDIA si è distinta per l’approccio favorevole verso la nuova amministrazione. Il CEO Jensen Huang ha espresso pubblicamente entusiasmo per il ritorno di Trump. Le conseguenze di questo avvicinamento tra Big Tech e amministrazione Trump sono ancora tutte da valutare.
Le accuse di Sweeney mettono in luce la complessità dei rapporti tra Big Tech e politica. Ciò evidenziando come le strategie aziendali possano essere guidate non solo da logiche di mercato, ma anche da calcoli politici. Tale scenario, evidenziato da Epic Games, solleva interrogativi sul futuro della regolamentazione del settore tecnologico. Insieme all’equilibrio tra innovazione, concorrenza e tutela dei consumatori.