Google Pixel Watch 3 è uno smartwatch con carattere, stile e grinta. Mi piace sin dalla sua prima iterazione ma credo che non faccia per me. Capiamoci, sono uno sportivo (non fanatico e non professionista) ma non voglio al polso uno sportwatch. Voglio uno smartwatch, quante volte devo ripeterlo? Deve essere anche bellissimo, deve poter star bene con tutti gli outfit, deve potermi accompagnare come un companion e non come un allenatore portatile sempre al mio polso. Credo che Google con questo prodotto stia puntando essenzialmente ai runner, agli amanti del fitness e del benessere. Se il vostro scopo è avere al polso dun gadget così, sappiate che questo è il migliore in relazione alla qualità e al prezzo di listino. Certo, ci sono i vari Garmin, SUUNTO o i modelli Ultra di Apple e Samsung, ma in ambito Android lui è versatile come pochi. Mi è piaciuto, tuttavia. Sembro polemico (lo sono) ma in realtà mi piace. Io ho il modello con cassa nera da 45 mm e modulo LTE (al momento inutile, ma vabbè).
Confezione
La scatola è in carta (ottimo per la sostenibilità) e comprende la cassa, i cinturini e il cavo adattatore con porta USB Type-C. Nessun charger, tuttavia, come vuole il trend del momento.
Design e materiali
La versione che ho in prova, come detto, è quella con scocca in alluminio riciclato color Obsidian con cinturino in silicone nero opaco (un po’ fastidioso, se devo essere onesto). Senza il cinturino pesa solo 37 grammi, leggero e ben bilanciato al polso (anche per me che lo ho piccolino). Il display Actua AMOLED LTPO a 320 PPI con refresh rate fino a 60 Hz è molto reattivo e c’è anche l’AOD. Non di meno è protetto da un vetro personalizzato 3D Corning Gorilla Glass 5 e ha ben 2000 nit di luminosità: si vede benissimo anche sotto la luce diretta del sole.
Hardware
Come detto c’è l’LTE (in questa variante, visto che è opzionale), l’NFC, il GPS e non solo. Il processore Qualcomm SW5100 assicura prestazioni buone, tutto è fluido ma la differenza la fa il software. La batteria promette miracoli ma a me sembra comunque di un giorno con una singola carica. In stand-by perde parecchi punti percentuale, peccato. Sì, una volta al giorno va caricato.
Software
Qui troviamo WearOS di Google nella sua iterazione più pura: carine le watch face ma tutte (o quasi) a tema fitness (uff…), molto sportive e poco classic e eleganti, come piacciono a me. Ha il supporto salvavita contro le cadute, per l’interruzione del battito cardiaco, insomma, è un Must Have da avere al proprio polso, ma il lato migliore è sul versante fitness grazie all’integrazione con l’app di Fitbit e i suoi programmi personalizzati (a pagamento con Fitbit premium). L’app del Watch di contro, è troppo, troppo minimal. Posso personalizzare le schede anche da qui.
Conclusioni
Google Pixel Watch 3 migliora le caratteristiche del modello precedente, arriva in una variante più grande e generosa (rimane la versione da 41 mm) ma se ne sentiva la mancanza? Io avrei optato anche per un terzo modello in cui avrei allocato tutta la parte di benessere e fitness, lasciando alla serie Classic un po’ di eleganza in più con chicche software più interessanti, magari con un focus specifico su Gemini. Ad ogni modo è eccellente e arriva ad un prezzo un po’ altino ma che con gli sconti diventerà più che mai appetibile. Lo trovate su Amazon a 549,00€ per l’iterazione con scocca da 45 mm e modem LTE. Senza modulo per internet con eSIM invece, costa 449,00€.