curiosità palloncini ad elio

Cos’è che pensate quando diciamo la parola festa? Forse torta, amici, musica e palloncini. Diciamo la verità, anche a 90 anni i palloncini rendono tutto più colorato e divertente. Ma perché poi il giorno dopo già si sgonfiano? Ci avete mai pensato? La risposta è più complessa di quel che pensate e oggi soddisferemo questa curiosità (che la abbiate o meno).

Dare una spiegazione richiede nozioni scientifiche che ne vadano a giustificare il processo. Vediamo cosa succede esattamente.

Perché i palloncini si sgonfiano

La maggior parte dei palloncini sono realizzati in lattice, materiale abbastanza poroso e dalla quale riescono a passare gli atomi. Infatti, l’atomo di elio è molto piccolo e per questa ragione oltrepassa le pareti del palloncino con facilità. Questo processo è chiamato scientificamente diffusione. Non è un caso che esistano anche decorazioni con altri materiali, come la plastica, che sono più spesse e durature.

Un esempio sono quelli a forma di cuore per San Valentino o a forma di numero gigante che sono costituiti da un sottile strato di pellicola metallica che gli dona il nome di palloncini in alluminio o in mylar.

Mediamente un palloncino in lattice riempito con l’elio, impiega circa 6-7 ore per afflosciarsi completamente, mentre quelli in mylar possono arrivare a durare parecchi mesi prima di sgonfiarsi del tutto.

Un ruolo fondamentale in questo processo è dato dalla temperatura. Nel caso in cui il gas elio fosse sottoposto ad una fonte di calore si allargherebbe, invece se posto ad una temperatura fredda tenderebbe a contrarsi. In parole povere: se lasciate i palloncini in auto sotto il sole, questi scoppierebbero molto più facilmente. Se invece li mettereste in una stanza piuttosto fredda o vicino un condizionatore, si restringerebbero, scendendo verso il suolo. Quindi per massimizzare la loro durata l’ideale sarebbe posizionarli in un luogo con una temperatura fresca.

 

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