Nei giorni scorsi Elon Musk ha sorpreso il mondo con una decisione decisamente radicale, ha infatti deciso di cambiare logo a Twitter sostituendo l’uccellino con l’emblematica nonchè molto presente X tipica delle sue aziende, basti pensare a SpaceX, decisione molto discussa ma vincolante, basti pensare che su Twitter i vari loghi sono già stati sostituiti.

Dopo l’annuncio e le modifiche online ovviamente si è pensato di passare alle questioni materiali, al quartier generale di San Francisco si è proceduto a rimpiazzare il logo di sempre con il nuovo, operazione però prontamente stoppata dall’intervento della polizia locale, evento che è stato ovviamente documentato in rete e peraltro con post vari su Twitter.

 

L’accaduto e la risoluzione

Tra le ipotesi più accreditate all’inizio vi era quella che Musk e co. stessero operando senza le autorizzazioni necessarie per posizionare una gru e muovere le insegne coinvolte, poco dopo però le autorità hanno lasciato continuare i lavori chiarendo al quotidiano locale San Francisco Standard le ragioni dell’intervento:

Ecco le dichiarazioni degli agenti riportate dal quotidiano: “Intorno alle 12:39 (le 21:39 di ieri 24 luglio in Italia, ndr) gli agenti della stazione di Tenderloin si sono attivati in seguito alla segnalazione di una possibile chiusura non autorizzata della strada dell’area tra la 10ma e Market Street. Dopo alcune indagini, gli agenti hanno accertato che non era stato commesso alcun illecito e che di conseguenza la questione non era di competenza della polizia.

La polizia sul posto ha detto che qualcuno aveva un ordine di lavoro per rimuovere l’insegna ma non aveva informato la sicurezza e il proprietario dell’edificio – ha spiegato il San Francisco Standard.“.

Tuttavia secondo molti questo è solo l’inizio, a pensare è anche Josh Gerben contattato da Reuters, esperto in trademark, il quale è convinto che molto presto Twitter verrà citato in giudizio dal momento che “X” è un simbolo molto caro a tante aziende con anche colossi come Meta e Microsoft, basti pensare che nei soli Stati Uniti la “X” è stata registrata quasi 900 volte nei più svariati settori commerciali.

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