Game Boy, quando la tecnologia è in grado di resistere persino ai bombardamenti

Un Game Boy che ha resistito a un bombardamento durante la Guerra del Golfo è stato recentemente rimosso dal Nintendo Store di New York, dove era esposto da oltre trent’anni. Questo dispositivo appartenuto a Stephan Scoggins, un medico dell’esercito americano, è sopravvissuto a un attacco che ha distrutto la caserma in Iraq in cui era alloggiato.

Game Boy: che fine ha fatto il cimelio?

Nonostante la scocca completamente sciolta, compresi la croce direzionale e i tasti A e B, il Game Boy era ancora funzionante. Scoggins, credendo che il dispositivo fosse rotto, lo spedì a Nintendo per chiedere assistenza o una sostituzione. I tecnici della compagnia furono sorpresi nel scoprire che il Game Boy, nonostante le condizioni apparentemente disperate, era ancora in grado di avviare una partita di Tetris.

Nintendo decise di sostituire il Game Boy di Scoggins, ma conservò il dispositivo danneggiato come una sorta di reliquia, un simbolo della resistenza e dell’ottima fattura dei suoi prodotti. Fino a pochi giorni fa, il Game Boy era esposto al secondo piano del Nintendo NY del Rockfeller Center di New York, con un cartellino che raccontava brevemente la sua storia.

Recentemente, un utente di Twitter ha notato l’assenza del Game Boy e ha chiesto allo staff del negozio che fine avesse fatto. Ha scoperto che Nintendo ha richiamato il dispositivo al quartier generale di Redmond, a Washington. Non è ancora chiaro se il Game Boy tornerà in un’esposizione pubblica in futuro. Questa storia è un esempio affascinante di come i prodotti di tecnologia possono diventare testimoni di eventi storici e simboli di resilienza.

Il Game Boy in esposizione

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