truffe smsIl mondo delle truffe online procede alla velocità della luce e noi neanche ce ne accorgiamo. È il caso degli SMS trappola che stanno girando nelle ultime ore, capaci di permettere ad un qualsiasi malvivente di accedere al nostro conto corrente e sottrarci ogni avere che abbiamo faticosamente accumulato.

Proprio in Italia è successa una situazione molto spiacevole ad una donna di Senigallia che, dopo aver ricevuto questo messaggio misterioso, si è rivolta immediatamente al Commissariato di Polizia. Purtroppo però si era accorta del misfatto troppo tardi. Scopriamo di seguito cosa è successo.

 

Truffe via SMS: ecco cosa è accaduto alla donna di Senigallia

Alla donna purtroppo non è andata bene. Pare che la suddetta avesse effettuato una ricarica di una carta prepagata che appoggiava il conto su una banca che risiede nel Nord Italia. Dopodiché, il conto segnava improvvisamente un rosso di ben 2.000 euro.

In questo caso specifico, gli agenti di Senigallia hanno anche condotto varie verifiche in ambito bancario sui supporti elettronici, riuscendo quindi a ricostruire cosa è realmente accaduto. Dietro la truffa c’erano due persone sui 50 anni che erano riusciti ad accedere alle carta di credito della donna e a compiere la transazione.

“Il fenomeno delle truffe tramite acquisti online o delle clonazione degli strumenti di pagamento è in aumento in considerazione dell’esponenziale crescita delle transazioni con sistemi di pagamento elettronici”, osserva la polizia.

“Questi, in realtà, quando gestiti da società del settore, sono affidabili e sicuri, il problema sorge allorché soggetti, dotati di ottime conoscenze informatiche e strumenti professionali, riescono a carpire i codici di accesso o a clonare carte di pagamento, con la ignara complicità dei titolari che, di fatto, consentono l’accesso ai propri conti”.

Il consiglio della Polizia, è di non dar mai seguito a messaggi telefonici o mail provenienti da numeri o indirizzi sconosciuti e per qualunque dubbio, allorché si paventino movimenti o comportamenti anomali, prima di compiere qualunque operazione o fornire qualunque dato richiesto, fare verifiche contattando direttamente gli istituti di riferimento”.

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