Prodotti ritirati: dopo i Kinder arriva la nuova polemica, altra cioccolata richiamata

Non è bastata la batosta della salmonella all’interno dei Kinder Ferrero nel periodo maggiormente fruttifero per il marchio. Malgrado la Pasqua sia passata, stanno spuntando dei nuovi prodotti ritirati che hanno comunque a che fare col cioccolato. Ciò che cambia è il marchio e la ragione della rimozione dal mercato.

Prodotti ritirati: nuovo marchio accusato, Kinder esce dalla scena

Dopo gli avvisi del 22 aprile 2022 e il ritiro dei lotti Kinder, si aggiunge così anche quello relativo a delle confezioni di uova di Pasqua con marchio Loving. Ma prima vediamo gli alimenti della Ferrero rimossi negli ultimi giorni, ovvero:

  • Kinder Mix, il sacchetto da 132 grammi, pacchetto regalo da 193 e secchiello da 198 grammi.
  • ” Maxi Mix, in confezione con peluche da 133 grammi, con tutti i numeri di lotto e Tmc.
  • ” Mini Eggs, in formato da 100 e 182 grammi e Kinder Mini Eggs Mix in formato da 250 g, con tutti i numeri di lotto e Tmc.
  • ” Happy Moments, in formato da 162 e 242 g, con tutti i numeri di lotto e Tmc.
  • ” Happy Moments Mini Mix in formato da 162 grammi con i numeri di lotto L326RGF e L347RGF.
  • Kinder Shoko Bons da 133 g, ritirati tutti i lotti e le date di scadenza vanno dal 28/05/2022 al 19/08/2022.

Il nuovo ritiro

Nello specifico trattasi di uova al cioccolato senza lattosio, prodotte da GFM OLIVIERO f.lli srl nella sede di Monteforte Irpino (in provincia di Avellino). I lotti di produzione ritirati sono quelli che riportano la sigla L 22 035. La ragione? Si legge “possibile presenza di latto-derivanti nel prodotto, non dichiarati in etichetta”. Ovviamente il Ministero ha voluto mettere in guardia soprattutto le persone allergiche alle proteine del latte ed intolleranti al lattosio. Si è così raccomandato chiedendo di non consumare il prodotto e restituirlo al punto vendita in cui è avvenuto l’acquisto.

Qualora il prodotto fosse già stato venduto, l’OSA deve informare i consumatori circa il ritiro, anche tramite cartelloni da apporre nei punti vendita, e a pubblicare il richiamo nella specifica area del portale del Ministero della Salute. Insomma, chi ha già comprato il prodotto dovrà semplicemente seguire le indicazioni dei funzionari di sanità pubblica.

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