androidUn problema dell’ecosistema Android talvolta sono senza dubbio i driver della GPU. Due telefoni diversi con lo stesso chipset potrebbero effettivamente eseguire driver diversi con profili di prestazioni diversi e funzionalità diverse abilitate. Questo può essere confusionario per gli sviluppatori e per gli utenti.

Per gli sviluppatori di emulatori di giochi all’avanguardia, è una seria preoccupazione. Gli artefici di Skyline, un emulatore di Nintendo Switch, hanno escogitato un sistema che aggiorna prestazioni e funzionalità riportando con l’hardware più vecchio. Rilasciato lo scorso dicembre, Adreno Tools consente a un’app di intercettare sostanzialmente il modo in cui le app parlano al driver di sistema, consentendo invece all’app di utilizzare i propri driver.

Uno dei grandi problemi che gli sviluppatori di videogiochi devono affrontare è se un determinato dispositivo supporterà i requisiti grafici di cui hanno bisogno. A volte è necessaria una certa generazione di GPU per far funzionare tutto. Sebbene funzionino in modo molto diverso a livello di driver, una logica simile si applica ai telefoni: un hardware diverso può semplicemente fare cose diverse. A volte gli sviluppatori devono fare affidamento su funzionalità specifiche, il che può creare confusione anche per gli utenti, costretti a colmare in altri modi queste mancanze.

Android e i videogiochi: persistono i problemi per gli sviluppatori a causa della GPU

I piccoli sviluppatori indipendenti difficilmente chiederebbero a Qualcomm di implementare le modifiche solo per loro, ad esempio. Dovrebbero ugualmente attendere gli aggiornamenti a livello di sistema o l’arrivo di driver scaricabili. Skyline è stata in grado di garantire che i dispositivi più vecchi potessero utilizzare le nuove funzionalità, incluso un formato di compressione delle texture richiesto per diversi titoli per Nintendo Switch. Anche altri emulatori lo stanno adottando.

Nessuno può realmente risolvere il problema alla radice, solo Google forzando una sorta di schema di aggiornamento del driver centralizzato simile a un PC. Sarebbe complicato, ma almeno gli sviluppatori avrebbero una soluzione alternativa se e quando non possono fare affidamento sui produttori di smartphone per fornire le funzionalità necessarie compatibili con i dispositivi.

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