Una delle più grandi sfide, se non la più grande, dell’ingegneria della nostra epoca è senza alcun dubbio quella energetica, trovare una fonte di energia pulita, senza emissioni, a buon mercato e soprattutto potenzialmente illimitata è l’obbiettivo della fisica attuale unita all’ingegneria e prende corpo nella fusione nucleare, il processo che alimenta le stelle sopra le nostre teste.

Molti reattori sperimentali sono attualmente in fase di test, ogni esperimento offre sempre un maggior numero di dati da analizzare per comprendere meglio il funzionamento del processo la cui riproduzione in modo controllato è il vero scoglio di tutti i progetti, a cui va aggiunto anche il riuscire ad ottenere un bilancio energetico positivo, il reattore deve produrre più energia di quanta ne consuma.

Attualmente sono in fase di sperimentazione molti reattori, uno tra i più conosciuti è quello cinese definito come ITER, il quale basa il suo funzionamento su una camera a forma di ciambella all’interno della quale il plasma ad alte temperature viene confinato sfruttando dei potentissimi campi magnetici basati sulla tecnologia Tokamak.

 

Il reattore dei record

Stando al test effettuato la settimana scorsa, il reattore sperimentale EAST ha raggiunto una temperatura 5 volte quella del Sole per ben 1056 secondi, circa 17 minuti, un valore incredibile che segna un ulteriore passo in avanti dal risultato scorso, la volta precedente infatti il reattore si fermo a 101 secondi sebbene a ben 120 milioni di Celsius, per intenderci il nostro Sole nel suo nucleo arriva a 15 milioni.

Il reattore EAST verrà dismesso nel Giugno 2022, i dati prelevati saranno utili per per un progetto decisamente più ambizioso, parliamo di ITER (International Thermonuclear Experimental Reactor), il quale sfrutterà il magnete più potente del mondo, in grado di offrire un campo magnetico 280.000 volte più potente di quello terrestre.

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