Green Pass falsi due canali Telegram oscurati

Il problema dei Green Pass falsi non accenna a placarsi. Il certificato digitale che attesta l’avvenuta vaccinazione o la guarigione dal Covid é reperibile ormai ovunque: Telegram, siti di sharing, Dark Web o forum consentono a tutti di scaricarlo. Mettendo a repentaglio la saluta pubblica.

A lanciare l’allarme é il Garante della Privacy, avvisando anche i furbetti che i loro dati personali sono in pericolo, perché fruibili da tutti. La Guardia di Finanza (Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi tecnologiche) e le Procure di Milano e Roma hanno deciso di agire una volta per tutte, con l’obbiettivo di mettere fine a questa pericolosa pratica ed arrestare i colpevoli. Molti fascicoli sono stati aperti: noti forum, canali Telegram e siti web sono andati incontro a chiusura.

 

Green Pass falsi: basta un click per scaricarlo

Nei giorni scorsi un video su Internet ha lasciato tutti senza parole. Un uomo, il 16 ottobre é riuscito a scaricare dei green pass falsi utilizzando un programma di file sharing. Ed é il delirio: migliaia di commenti che chiedono a questo soggetto come scaricare il pass, le denunce di chi sostiene che lo Stato non é in grado di tutelare i dati sensibili.

A questo punto, poi, c’é chi sospetta dell’utilità di questi Green Pass falsi, dicendo che non servono a nulla perché i server di verifica vengono continuamente aggiornati. Il prezzo di questi GP varia dai 250 ai 450 euro.

Gli hacker sono riusciti addirittura a creare un certificato verde intestato ad Adolf Hitler e Mickey Mouse e Bettino Craxi. A diffondere questi GP é stato l’utente Ipv752 su Raid Forum, un forum incentrato sulla sicurezza digitale. Questo utente ha affermato di aver usato delle chiavi rubate alla Regione Lazio. Notizia smentita dalla stessa Regione e vari siti indipendenti, i quali hanno scoperto che quei certificati sono stati generati utilizzando delle chiavi polacche.

Utilizzare un Green Pass falso comporta il dover pagare 400 euro di multa ed una denuncia per sostituzione di persona, rischiando fino a un anno di reclusione. Purtroppo, é molto difficile scoprire se siamo in presenza di Green Pass falsi; il solo pubblico ufficiale ha l’autorità di richiedere l’esibizione di un documento che confermi l’identità. La Polizia Postale, inoltre, ha avviato delle indagini per scoprire gli indirizzi IP di chi ha caricato ed acquistato certificati verdi contraffatti.

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