Gli esperti del settore ritengono ci sia un divario crescente tra la nuova generazione di speculatori digitali e la vecchia scuola di collezionisti d’arte, i quali hanno spesso parlato delle loro preoccupazioni sulla qualità, la proprietà e l’autenticità degli investimenti in NFT.

Più di una dozzina di collezionisti intervistati affermano che gli NFT mettono a repentaglio il copyright. Trattasi di uno dei tanti problemi a cui venditori e acquirenti non hanno pensato fino ad ora. “Assolutamente nessuno dei miei clienti sta acquistando NFT”, dichiara Lisa Schiff, consulente d’arte a New York. “Ho persone curiose, ma stiamo aspettando prima di agire.”

Gli NFT, o token non fungibili, sono decollati in tanti ambiti: nella musica, nell’arte e nello sport. Sono creati e venduti nei mercati di beni crittografici con nomi come Rarible e OpenSea. La differenza con i Bitcoin e altre criptovalute è nell’essere non fungibili. Un Bitcoin può essere scambiato con un altro Bitcoin, mentre con i cosiddetti NFT non è possibile. Sotheby’s ha fatto il suo ingresso nel mercato questo mese con un’asta di tre giorni con NFT coinvolgendo un artista anonimo noto come Pak. Una raffica di offerte ha spinto il prezzo totale delle vendite a circa 17 milioni di dollari.

La casa d’aste Phillips ha a sua volta recentemente venduto il suo primo NFT, dell’artista Michah Dowbak, che si chiama Mad Dog Jones, per 4,1 milioni di dollari. Max Moore, lo specialista di Sotheby’s che ha guidato la vendita per Pak, sostiene che la missione è “stabilire connessioni con questo nuovo pubblico attorno agli NFT”. Con oltre 3.000 acquirenti partecipanti, Moore ha dichiarato il suo esperimento un successo. Tuttavia, orde di collezionisti tradizionali hanno messo in luce gli alti e i bassi del mercato dell’arte contemporanea.

NFT: oro digitale che si fa strada nel mondo dell’arte, ma i collezionisti esprimono le loro perplessità

Alcuni collezionisti mettono in dubbio l’idea di possedere arte senza esclusività. “Perché pagare 69 milioni di dollari per qualcosa che chiunque può vedere online?” afferma Peter Kraus, presidente e amministratore delegato di Aperture Investors, una società di consulenza di New York. “Si tratta di possedere qualcosa che pensi sia bello e che non possa essere visto in casa di nessun altro”, aggiunge Kraus. “Deve esserci un po’ di chiarezza su ciò che possiedi come collezionista.”

Il banchiere belga Alain Servais ha acquisito opere di artisti digitali, tra cui Rafael Rozendaal, che vengono in genere mostrate sui siti Web di proprietà dell’acquirente. Ogni acquirente riceve una ricevuta digitale, chiamata token, ma il resto del mondo può ancora guardare le opere acquistate. In un certo senso ogni opera acquistata è di tutti e di nessuno. “Vedo un rischio per artisti affermati che si espongono a questo nuovo mercato in cui le regole non sono chiare”, afferma Goetzmann.

“È il West”, replica Nelson Rosario, avvocato specializzato in proprietà intellettuale a Chicago, specializzato nello scambio di criptovalute. Aggiunge che gli acquirenti di NFT spesso ricevono diritti diversi su un’immagine rispetto a quelli che potrebbero aspettarsi con un dipinto o una scultura tradizionali. La natura internazionale delle blockchain ha anche sollevato dubbi sul fatto che i Paesi riconoscessero i diritti di copyright forniti in termini di una vendita NFT. Servais teme che gli artisti digitali che ha collezionato per anni potrebbero “finire per assomigliare alle tendenze dell’anno precedente” perdendo il valore iniziale.

Lui e altri collezionisti si preoccupano anche della dipendenza della NFT dalle piattaforme digitali che sono ancora considerate startup. Se queste società scompaiono, anche i collegamenti agli NFT che ospitano potrebbero svanire. “Se introduci un intermediario tra te e la blockchain, e l’intermediario va giù, sei nei guai”, dice Servais. Curiosamente, gli artisti non condividono queste preoccupazioni. Rozendaal, che ha iniziato la sua carriera nei primi anni 2000 trasformando i siti web in oggetti d’arte e vendendo i loro nomi di dominio, ora vede gli NFT come il passo logico successivo. “Internet si sta evolvendo e la blockchain è il passo successivo“, afferma l’artista. “Non posso prevedere il futuro, ma per come la vedo ora, realizzerò NFT per decenni”.

FONTEThe New York Times
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