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Il vaccino AstraZeneca è stato sino a questo momento quello che ha fatto più parlare di sé, non soltanto nella comunità scientifica. Il siero proveniente dall’Università di Oxford, a causa di rarissimi effetti collaterali, ha attirato lo scetticismo di gran parte della popolazione italiana.

 

AstraZeneca agli under 60: lo scenario in Italia

Il vaccino AstraZeneca è stato autorizzato dall’EMA, l’agenzia regolatoria per i farmaci, lo scorso mese di Gennaio. Dopo poche settimane, però, il siero è stato bloccato da alcune nazioni europee per verificare nessi causali con episodi di trombosi. 

Da Marzo le vaccinazioni con AstraZeneca sono ripartite in tutta Europa, ma la stessa EMA ha dato per certo dei rarissimi legami tra il farmaco britannico ed episodi di trombosi che hanno colpito alcuni cittadini europei. Le percentuali di incidenza sono tuttavia bassissime.

Come evidenziato da alcuni report della stessa EMA, i nessi con le trombosi sono prevalenti nelle fasce di popolazione più giovane. Da qui alcuni Governi hanno adottato delle restrizioni. In Italia, ad esempio, AstraZeneca è somministrato soltanto ai cittadini con età superiore ai 60 anni.

Le ultime rassicurazioni di EMA su AstraZeneca però hanno nuovamente posto un dilemma. L’agenzia regolatoria ha sottolineato ancora una volta come il farmaco inglese sia sicuro ed efficace contro il Covid. Nelle prossime settimane, quindi, potrebbero esserci ulteriori novità.

Sempre in Italia, il generale Figliuolo ha recentemente affermato come a breve il vaccino AstraZeneca potrebbe essere nuovamente esteso anche a tutta la fascia di popolazione degli under 60. Una tale decisione sarebbe decisiva per velocizzare i tempi dell’immunizzazione di massa contro il Covid.

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