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Tutti i vaccini hanno degli effetti collaterali, anche quelli mRNA di Pfizer e Moderna, ma c’è una netta differenza tra questi e i trattamenti di AstraZeneca e Janssen. Il terzo rapporto AIFA sulla sorveglianza dei vaccini Covid-19 ha evidenziato dati interessanti. In sostanza, Pfizer è quello che ne causa più di tutti, anche in proporzione alle dosi usate, ma non sono seri.

Gli effetti collaterali del vaccino di Pfizer non vengono praticamente neanche considerati tali ed è quello che ci si aspetterebbe da un trattamento del genere. Si parla di febbre, cefalea, dolori muscolari o articolari, brividi e nausea, quindi niente di grave, niente che un paio di giorni di riposo non fanno passare.

Pfizer è stato somministrato nel 77% delle dosi conteggiate fino a settimana scorsa, ma al tempo stesso questo vaccino ha a che fare con l‘81% delle segnalazioni di effetti collaterali.

 

Effetti collaterali: la differenza tra Pfizer e AstraZeneca

Al contrario invece, il vaccino di AstraZeneca, Vaxzevria, ha visto il 17% delle segnalazioni di effetti collaterali mentre le dosi somministrate sono il 18% del totale. DI questi casi, sono 11 i casi di trombosi segnalate mentre i decessi sono 4. In Europa i casi segnalati sono in totale 86, un numero molto più basso del Regno Unito.

Quest’ultimo è il paese che più di tutti ha fatto uso in modo estensivo del vaccino della compagni anglo-svedese e infatti le dosi somministrate sono quasi 30 milioni. I numeri dei casi di coaguli di sangue sono diverse centinaia e i morti sono il 20% di questo gruppo. Soprattutto per la popolazione più anziana però, il vaccino continua a essere considerato sicuro, anche se relativamente meno di quello di Pfizer.

FONTEAIFA
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