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MSI ha da poco annunciato che il nuovo MSI GE76 Raider può tranquillamente essere utilizzato per il mining. Proprio così, l’azienda taiwanese leader nella produzione di notebook per il gaming pare si stia aprendo al mondo delle criptovalute. Un mercato tutto nuovo al quale sembra accedervi con la migliore tecnica di riciclo mai inventata. Perché un portatile creato per supportare qualsiasi ultimissimo videogame non potrebbe andare bene anche per minare? Ecco i dettagli di questa singolare iniziativa marketing tutta da scoprire.

 

MSI e l’arte dell’adattarsi: i notebook gaming possono andare bene anche per minare

“La pandemia è ancora in corso, i produttori di GPU non riescono a soddisfare la domanda del mercato consumer. Questo fa sì che i miner debbano trovare un modo alternativo per minare tramite i portatili gaming, in particolare quelli più recenti con grafica GeForce RTX 30“. Questo è quanto ha pubblicato MSI sul suo blog ufficiale in merito alla decisione di aprirsi a nuove utenze di mercato. In questo caso si tratta di chi vuole minare le criptovalute e che necessita di sistemi con schede grafiche e RAM all’altezza. Fa seguito poi uno screenshot dei risultati che il GE76 Rider ha ottenuto con il miner Excavator sulla piattaforma NiceHash.

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Qualche testata giornalistica sta notando una certa malizia in questa decisione. Infatti molti pensano che MSI stia snobbando così un mercato che, nonostante la crisi dovuta alla pandemia, mantiene ancora l’interesse. Inoltre chi fa mining non può attendere troppo tempo prima di rientrare in un investimento fatto proprio per estrarre le criptovalute. Quindi 4.500 euro sembrano davvero troppe da spendere per un notebook da utilizzare nel mining. Infine sono in molti a sostenere che come i Bitcoin sono volatili così lo sono anche i miner.

Per ora occorre aspettare e vedere se la scelta di MSI porterà i frutti sperati dall’azienda. Restano tuttavia molti dubbi al riguardo che fanno storcere il naso a chi acquista e sceglie i suoi notebook per le ottime caratteristiche sfruttabili nel gaming.

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