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In quest’anno di pandemia siamo venuti a conoscenza di tantissime storie strane e divertenti che riguardano Zoom. Videochiamate e riunioni dai risvolti comici, come l’avvocato che non riusciva a togliere il filtro da gatto, o altre più sconcertanti come i dirigenti di un distretto scolastico che insultavano i genitori. Ecco un’altra storia.

Anche questa avviene negli Stati Uniti. Un chirurgo accusato di aver violato le regole stradali doveva difendersi in tribunale. A causa della pandemia il procedimento legale è avvenuto in videochiamata su Zoom. Di per sé non è un problema se non che durante la sua difesa l’uomo stava operando una paziente che, per fortuna, non era inquadrato.

Ora le autorità mediche competenti stanno investigando visto che è ovviamente un caso di potenziale negligenza che poteva finire molto male e di prova ce ne sono tantissime visto che stava in chiamata su Zoom. Si tratta di un chirurgo plastico, ma ogni operazione nasconde parecchi rischi e un medico non attentato non è ovviamente un aspetto positivo.

 

Zoom: un chirurgo opera mentre si difende

A rendere la situazione ancora più surreale c’è il fatto che questi procedimenti legali sono aperti al pubblici in tribunale e così anche nelle versioni su Zoom. Il giudice, per fortuna, non è stato molto convito di procedere e infatti ha più volte cercato di dissuadere il chirurgo da portare avanti la sua difesa e concentrarsi esclusivamente sul paziente. A sua difesa l’uomo ha sottolineato la presenza di un altro chirurgo che lo stava assistendo. Alla fine il procedimento è stato rinviato, ma come detto le autorità mediche competenti hanno deciso di investigare per violazione degli standard medici.

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