Internet satellitare: ora anche Amazon e Google "seguono" il progetto di Musk

Tutto nacque nel gennaio del 2015/2016 quando venne presentato il progetto Starlink (struttura dedicata a Redmond, vicino a Seattle). Trattasi di una costellazione di satelliti del produttore aerospaziale SpaceX che ambisce ad un accesso a internet satellitare globale in banda larga a bassa latenza. Ora vi chiederete: “e quindi?” Ebbene, il progetto in questione arriverà a breve anche in Italia ma non solo. Sembrerebbe che sempre più aziende lo stiano supportando: da Elon Musk, per passare a Google ed Amazon.

Internet satellitare: un progetto sempre più diffuso

Il progetto dovrebbe quindi garantire la connessione a internet veloce anche nelle zone più difficili da raggiungere. Come? Questo somiglia molto alla connessione via cavo, ma c’è una differenza sostanziale. Anziché sfruttare le classiche dorsali Web utilizzate nel primo caso, tale rete si serve dei satelliti geostazionari che svolgono le stesse funzioni. Nello specifico, il segnale viene trasmesso ai satelliti sfruttando un sistema a microonde, recepito poi attraverso delle antenne paraboliche.

Una volta che il satellite riceve la richiesta di accesso a internet questo segnale giunge ad un NOC (Network Operations Center) il quale a sua volta suddivide il segnale. Successivamente l’input effettuerà lo stesso tragitto al contrario permettendo così la connessione al dispositivo. Il tutto viene semplificato da una tecnologia sempre più efficiente e in continuo sviluppo.

L’idea sembra esser stata apprezzata innanzitutto da Elon Musk, ma anche da giganti come Jeff Bezos, (Amazon) il quale ha avviato un progetto simile chiamato Project Kuiper. Persino Google lo sta sostenendo dando vita al proprio impianto per l’internet satellitare attraverso Project Taara.

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