IPTV e pirateria: le pene previste dalla legge per chi ha un abbonamento

Sta per partire una grande scorpacciata di calcio e di sport sui canali di Sky. La piattaforma satellitare trasmetterà in esclusiva, da qui alla prossima primavera, tutte le partite di Champions League, la Serie A ed i match NBA, in attesa del ritorno dei motori con Formula 1 e motomondiale. La ricchezza dei palinsesti di Sky però tenderà a favorire in maniera indiretta anche le tecnologie IPTV per lo streaming illegale.

 

IPTV, perché non scegliere lo streaming di Sky tra truffe e sanzioni

Molte persone nel nostro Paese hanno acceso agli strumenti dell’IPTV o attraverso i cosiddetti“pezzotti”, oppure sfruttando alcune potenzialità dei canali VPN. Le conversazioni di Telegram e di WhatsApp sono necessarie per gli interessati al fine di entrare in contatto con i malintenzionati che promuovono la visione non lecita dei canali di Sky.

La ragione per cui ci si affida agli strumenti IPTV ed allo streaming illegale è tendenzialmente una. Gli appassionati di calcio e sport sono tentati da questa via, considerando che i risparmi rispetto ad un regolare abbonamento Sky possono arrivare sino al 90%.

Le controindicazioni però non devono essere ignorate. In primo luogo, gli utenti che scelgono l’IPTV rischiano di subire truffe. Non è raro, a seguito di pagamento per i servizi IPTV, non ricevere alcun servizio in cambio da chi promuove tale tecnologia. Allo stesso tempo, a corredare il campo dei rischi ci sono anche multe e sanzioni. Utilizzare uno degli strumenti IPTV può comportare una multa sino 30mila euro e la reclusione dai sei mesi ai tre anni.

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