A quanto pare non c’è proprio pace per TikTok negli Stati Uniti, infatti il noto social basato su brevi sequenze video, ha attirato il cattivo occhio del presidente Trump, il quale tramite il proprio Governo ha avanzato una mozione proprio contro la piattaforma lo scorso mese, mozione respinta dal Giudice Carl Nichols, ma che a breve tronerà in discussione a causa di un ricorso avanzato dal presidente stesso.

L’accaduto

Nonostante manchi meno di un mese all’insediamento del neo-Presidente Joe Biden, il governo Trump proprio non vuole mollare la presa su TikTok, egli aveva infatti avviato un’azione contro il social mediante il Dipartimento del Commercio, il quale mirava a bloccare ogni traffico dati da parte di TikTok, cosa che all’atto pratico gli avrebbe completamente impedito di funzionare, azione respinta però dal giudice Carl Nichols l’8 Dicembre, con la motivazione che tutte le iniziative prese in autonomia esulano dal campo di competenze del dipartimento.

A quanto pare però la telenovela non è finita, infatti siamo arrivati ora al secondo ricorso contro la sentenza di Carl Nichols su TikTok, le motivazioni dietro questa crociata digitale sono basate su un timore di Trump e colleghi, che l’applicazione possa essere utilizzata dal Partito Comunista Cinese per compiere atti di spionaggio e furto di dati personali nei confronti dei cittadini e delle aziende americane, timore che ha spinto l’oramai ex presidente americano a spingere per l’acquisizione della piattaforma da parte di aziende nazionali, in passato si erano fatte avanti anche Oracle, Twitter e addirittura Microsoft, senza nessun risultato.

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