Recensione Fitbit Sense: si conferma il re degli smartwatch Android

Fitbit ha ancora una volta fatto centro. Il suo nuovo smartwatch di punta è un concentrato di desing, qualità e funzionalità innovative. L’unico vero contendente a tutto tondo di Apple Watch. Fitbit Sense, infatti, è solo l’ultimo prodotto di punta presentato dal brand americano ed incarna tutte le qualità che hanno contraddistinto i suoi predecessori. Il salto generazionale da Versa a Versa 2 è stato quantico e con questo Sense, il miglioramento è ancora una volta quasi scontato.

Design e display

Il design di Fitbit Sense si riconferma uno dei suoi maggiori punti di forza. Un’estetica per molti versi simile a quella offerta dal competitor di Cupertino, ma non per questo non ideale per il nostro polso e per la nostra vista. Leggero, pratico e comodo, come visto già per il fratello minore Versa 2. Ancora una volta apprezzata, la presenza di un display AMOLED da 1.58 pollici, eccezionale per resa cromatica e visione anche in diurna. Presente l’Always On Display che abbiamo preferito disattivare per non affaticare la durata della batteria. L’accensione del pannello con movimento del braccio (quando si porta il braccio a mostrare l’ora), infatti, funziona bene ed è preferibile per preservare l’autonomia del dispositivo.

Il peso è di 40 grammi (2 in più rispetto a Versa 2) ed è tutto sommato contenuto. Il device è pratico e comodo al polso, anche in fase notturna in cui vengono registrati i dati relativi alla qualità del nostro sonno. Personalmente, abbiamo deciso di non rimuoverlo quasi mai dal polso, se non per riporlo a caricare (ogni circa 3/4 giorni di utilizzo intenso). Le dimensioni, infine, sono di 4 x 4 x 1,25 cm.

Prestazioni e batteria

L’autonomia di questo Fitbit Sense è sicuramente un altro grandissimo punto di forza. L’azienda parla di più di 6 giorni di autonomia con un utilizzo medio. Praticamente, si tratta di circa 3/4 giorni con un utilizzo inteso e sotto stress. Sono risultati eccellenti se paragonati alla concorrenza. In special modo, per quanto riguarda la ricarica veloce che permette di ricaricarlo per 1 intero giorno di utilizzo con circa 10 minuti di ricarica. Ne serviranno circa 40 per ricaricarlo completamente da 0 a 100%, invece.

Ottime le prestazioni complessive. Nessun impuntamento, touch preciso e menù che scorrono in maniera ordinata e puntuale, senza impuntamenti. Buone anche le personalizzazioni, sebbene da segnalare che molte di esse, essendo offerte da sviluppatori esterni, sono a pagamento. Tanti quindi i quadranti messi a disposizione.

La memoria interna è da 5GB, circa 4GB effettivamente disponibili come storage interno per la nostra musica (condivisibile via PC, mediante l’applicativo Fitbit). Presenti app per lo streaming musicale, quali Spotify Deezer. Necessari, tuttavia, abbonamenti Premium per godere delle funzioni di streaming musicale. Possibile, però, usare lo smartwatch direttamente collegandolo alle nostre cuffie Bluetooth, senza necessità di utilizzo dello smartphone.

Fitbit Pay

Una delle cose più importanti per un dispositivo wereable è la possibilità di utilizzarlo per i pagamenti digitali, senza necessità di dover prendere il proprio portafoglio ed utilizzare la propria carta fisica. Finalmente, rispetto all’anno scorso, qualcosa si è mosso nel mondo bancario italiano e sono numerose le Banche oramai aderenti al servizio. Di seguito l’elenco.

Amazon Alexa e Google Pay

Arriviamo, infine, alla vera chicca degli ultimi dispositivi Fitbit: la possibilità di godere degli assistenti digitali Amazon Alexa e Google Assistant. Avere sempre al proprio polso un’AI è davvero una manna dal cielo! Se la vostra casa ha buone basi di domotica, il successo è assicurato. Con Alexa al polso è possibile fare tutto ciò che si può fare con un’Alexa “fisica”, ma in ogni dove ed in ogni come.

Per quanto riguarda Google Assistant, tuttavia, è da segnalare che nei primi mesi dall’arrivo sul mercato (ottobre 2020), non sarà disponibile. Si ipotizza arriverà con un major update nei primi mesi del prossimo anno (gennaio/febbraio 2021).

Sensore EDA, ECG, temperatura e SpO2

Concludiamo parlando delle vere novità per questo modello in ambito “salute”. Primo tra tutti, l’innovativo sensore EDA. Fitbit Sense è, infatti, il primo smartwatch al mondo dotato di questo tipo di sensoristica per la gestione dello stress. Una manna dal cielo per i veri “milanesi imbruttiti” e per gli “imbruttiti” di ogni dove.

Ottima possibilità, inoltre, quella di elaborare avanzati grafici ECG da inviare al proprio medico per valutare la salute del nostro cuore ed eventuali problematiche di fibrillazione arteriosa.

Variazione della temperatura corporea notturna ed SpO2 (sempre analizzato in fase di sonno) sono le ultime chicche di cui parlare. Per quanto riguarda entrambe le funzionalità, purtroppo, dobbiamo segnalare che possono essere misurate solo in fase di sonno. Ciò significa che, a differenza di altri competitors, non si potrà fare un’analisi in ogni momento, ma bisognerà attendere di dormire almeno un paio d’ore. Da un lato una limitazione, dall’altro probabilmente un’analisi più accurata rispetto alla concorrenza dei reali valori di salute dell’individuo.

Conclusioni

Bene, non vi è molto da dire. Se non che ci siamo praticamente innamorati. Fitbit Sense si conferma uno dei migliori wearable al mondo per qualità, affidabilità e innovatività. Anche il prezzo di ormai circa 288 euro su Amazon non fa storcere il naso per le funzionalità offerte. Unica pecca le consuete desincronizzazioni dalla’app. Pecca che con alcune accortezze (eliminazione di limitazione del risparmio batteria) può essere quasi del tutto eliminata.

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