Coronavirus: quali sono le mascherine più sicure da indossare?

Il concetto basato sulla protezione dal Coronavirus non è ancora del tutto chiaro, nonostante siano passati svariati mesi dal primo positivo. In molti infatti ci chiediamo quali siano le mascherine migliori per contrastare il Covid e come dovremmo comportarci per la prevenzione. Ecco finalmente una guida semplice che ci aiuterà a capire cosa fare per limitare la diffusione del virus.

 

Coronavirus: recensioni sulle famose mascherine chirurgiche e non solo

Non tutte le mascherine, ovviamente, sono utili allo stesso modo. Le mascherine antismog, quelle filtranti prodotte in deroga e quelle chirurgiche per esempio sono poco utili. Le uniche che si salvano sono le DPI FFP2 o 3, in quanto garantiscono una protezione dal Coronavirus piuttosto efficace per sé stessi e per gli altri.

Le mascherine chirurgiche, in particolare, sono dispositivi medici progettati per proteggere i pazienti durante le operazioni, ma non il medico o l’infermiere che le utilizza, in quanto non aderiscono bene al viso e non sono dotate di un sistema filtrante. Possono essere comunque utili per bloccare il Coronavirus sospeso nell’aria con starnuti e tosse ma non sono sufficienti.

Per una protezione totale si consigliano invece le mascherine FFP2 o FFP3, conformi alla norma europea armonizzata UNI EN 149:2009 (oltre che marcate CE). Le sigle citate indicano il livello di protezione filtrante: le FFP2 filtrano particelle solide e liquide, garantendo una protezione del 92%. Mentre le FFP3 sono maschere che garantiscono una protezione del 98%, anche contro agenti molto fini come l’amianto.

Ad ogni modo NESSUNA MASCHERINA è IN GRADO DI BLOCCARE IL VIRUS SE NON LA SI UTILIZZA CORRETTAMENTE. Innanzitutto, prima di toccarla bisogna lavarsi le mani con acqua e sapone igienizzante o disinfettanti idroalcolici. È per giunta di vitale importanza coprire sia il naso che la bocca.

Articolo precedenteEquitalia e debiti: multe e bollo auto cancellati da una novità importante
Articolo successivo5G: ecco perché la nuova tecnologia piace al mondo militare