Al rientro da queste vacanze estive ci aspetteranno numerose novità in termini di riscossione fiscale, l’Agenzia delle Entrate infatti, ha in mente un piano ben progettato per continuare a effettuare la riscossione di quanto necessario ma, allo stesso tempo, per dare un po’ di respiro alle aziende e ai contribuenti martoriati dall’emergenza Coronavirus.

Secondo quanto previsto da Decreto Agosto infatti, i controlli fiscali subiranno un sostanzioso rallentamento senza però bloccarsi del tutto, con appunto l’obbiettivo finale di non gravare ulteriormente sulle spalle dei contribuenti.

Cosa rallenta e cosa invece no

Sostanzialmente gli unici provvedimenti che a seguito della pandemia resteranno invariati nelle tempistiche sono le notifiche dei soli atti impositivi urgenti e non rinviabili, i quali, come anche sottolineato da Il Sole 24 Ore, annoverano al loro interno tutti quegli atti a carattere penale o che per motivi straordinari richiedano una notifica tempestiva e immediata, ciò si traduce in un ovvio rallentamento degli atti impositivi senza però un totale annullamento, molti infatti verranno inviati visto la verità possibile di reati.

Ciò che slitterà invece, nella fattispecie al 2021, sono le notifiche di: atti di accertamento, contestazione, irrogazione sanzioni, recupero crediti d’imposta, liquidazione e rettifica a scadenza il 31 dicembre di quest’anno.

In particolare questi atti saranno ugualmente emessi entro la loro scadenza, la differenza sta nel fatto che essi arriveranno al contribuente il prossimo anni sotto forma di plico o di mail di posta certificata.

La brutta notizia è che a breve riprenderanno i controlli fiscali a carico di professionisti e imprenditori, infatti addirittura già a Luglio alcuni di queste categorie si son visti recapitare richieste di chiarimento per ipotesi di abuso del diritto.

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