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Apple ha riaperto molti dei suoi negozi ufficiali sparsi per il mondo. Prima erano stati chiusi per l’emergenza globale di coronavirus, il virus che causa la comparsa della malattia Covid-19. Una volta che l’emergenza è rientrata, ha fatto dei cauti tentativi per riaprire, come un Cina per esempio. Anche negli USA è successa la stessa, ma adesso il colosso si ritrova a richiudere alcuni esercizi.

La compagnia statunitense ha affermato di voler chiudere temporaneamente alcuni negozi in Flordia, Arizona e le due Carolina. Il motivo riguarda sempre il Covid-19 visto che il tasso dei contagi negli Stati Uniti non sembra voler scendere e anzi, ormai ha ripreso ad alzarsi con soglie preoccupanti.

Il picco di contagio di questa nuova ondata è ancora lontano. Inizialmente, ad impedire una discesa dei numeri, ci hanno pensato i governatori ad allentare le misure di sicurezza e poi il colpo di grazie l’hanno dato le proteste incontrollate in giro per i cinquanta stati. Allo stato attuale si trovano con 2.356.715 contagiati e 122.249 morti.

 

Apple e la paura del coronavirus

Le parole del capo della vendita al dettaglio della compagnia, Deirdre O’Brien, dette al momento della riapertura delle scorse settimane: “Queste non sono decisioni in cui ci precipitiamo, e l’apertura di un negozio non significa in alcun modo che non faremo il passo preventivo di chiuderlo di nuovo nel caso in cui le condizioni locali lo giustifichino“. In sostanza, una compagnia privata si è ritrovata a essere più lungimirante del governo stesso e ha deciso di richiudere per evitare di favore il contagio.

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