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Il Decreto Rilancio ha previsto una serie di misure economiche per garantire la ripartenza del Paese e tra queste la riduzione degli importi delle bollette. Così, dopo l’approvazione dell’Arera, dal mese di maggio le piccole e medie imprese potranno consumare elettricità pagando importi fortemente scontati. Lo sconto sulle bollette elettriche vede però l’esclusione delle famiglie perché di fatto si tratta di un’iniziativa che riguarda le utenze non domestiche in bassa tensione.

L’agevolazione promossa sulle bollette elettriche riguarderà soltanto piccole e medie imprese e fa riferimento ai consumi effettuati tra maggio e luglio 2020. Le famiglie invece, continueranno a pagare come sempre ed in caso di difficoltà economiche si diventa morosi senza alcuna eccezione. Un’esclusione che fa arrabbiare molto i cittadini, colpiti come tutti dalle restrizioni imposte dal lockdown.

In cosa consiste lo sconto sulle bollette previste per i consumi delle imprese?

I destinatari di questo provvedimento sono gli esercizi commerciali, gli artigiani, i bar, ristoranti, laboratori, i professionisti ed i servizi. Tutto quell’insieme di attività che utilizzano contatori a bassa tensione ma con una potenza maggiore ai 3 KW che le utenze domestiche non possiedono. Lo sconto sulle utenze elettriche prevede che venga azzerato proprio il costo relativo alla potenza mentre sui consumi effettivi sarà applicato un importo minore. Tutto ciò senza che venga ridotta l’erogazione della corrente, anzi a parità di consumi si pagherà decisamente meno.

Si stima che un’impresa destinataria di 15 KW di potenza risparmierà circa 70 euro al mese, cifra che rappresenta circa un terzo di ciò che spenderebbe in condizioni normali. L’Arera fa sapere che sarà possibile che gli sconti non vengano applicati immediatamente. Colpa della burocrazia, per la quale potrà capitare che le bollette di maggio vedano un conguaglio nel mese successivo. Ritardi a parte, si tratta di una piccolo sostegno destinato a far ripartire tutte quelle attività che vogliono riaprire dopo mesi di stop forzato.

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