Android

Samsung monterà lo stabilizzatore ottico (OIS) sulla famiglia Galaxy A

Secondo una nuova indiscrezione, Samsung sembra intenzionata a migliorare la dotazione hardware della famiglia Galaxy A. Il colosso coreano infatti potrebbe inserire delle nuove fotocamere dotate di Stabilizzatore Ottico d’Immagine.

Questo sistema denominato OIS permette di migliorare la resa qualitativa generale delle foto grazie alla stabilizzazione dell’ottica. Infatti, il sistema va a compensare il tremolio involontario della mano durante la fase di scatto o di ripresa.

Di solito, i sistemi OIS sono presenti sugli smartphone di fascia alta che possono vantare comparti fotografici avanzati. Samsung invece è intenzionata ad avviare una piccola rivoluzione introducendo questa tecnologia anche in un segmento di device più economici.

Il debutto degli smartphone Galaxy A con ottiche stabilizzate è previsto per la seconda metà dell’anno. Ovviamente verranno implementate sia modifiche hardware che software. Il risultato offrirà foto certamente migliori rispetto alla generazione precedente.

Samsung introdurrà la tecnologia OIS sui Galaxy A

Infatti, il sistema OIS si rivela particolarmente utile sugli smartphone moderni. La dimensione dei sensori è sempre più piccola per favorire la leggerezza ma questo è controproducente per la qualità delle foto.

Un sensore più piccolo cattura meno luce e di conseguenza ha bisogno di un tempo di esposizione più lungo per non ottenere una foto scura. Aumentando il tempo di esposizione, aumenta anche il tempo necessario per scattare la foto e quindi la possibilità che un movimento involontario della mano possa rovinare la foto.

Samsung non ha introdotto prima questa feature probabilmente per il costo della tecnologia OIS. Si tratta di una componente costosa che andrebbe ad alterare il prezzo competitivo della famiglia Galaxy A. Per questo motivo, non è da escludere la possibilità che il produttore presenti un camera-phone in questa gamma puntando tutto sulle doti fotografiche.

Condividi
Pubblicato da
Alessio Amoruso