Gli ultimi giorni si sono rivelati molto difficili per le reti di quinta generazione, le quali sono cadute nel vortice delle fake news ed hanno condotto centinai di utenti nel limbo della disperazione e della mala informazione. Nonostante, quindi, l’attenzione sia riversata sul nuovo standard per le connessioni mobili, non bisogna dimenticarsi che attualmente quello in uso è il 4G e che non è così innocuo come può apparire.
Grazie alle ricerche portate avanti da due università, oggi affermare che il 4G non è sicuro per gli utenti è possibile e plausibile.
Connessioni dati sempre attive: il 4G può mettere in pericolo gli utenti
Gli studi che la Ruhr-Universität Bochum e la New York University Abu Dhabi hanno eseguito nei confronti del 4G hanno condotto ad un risultato inaspettato: la poca sicurezza vantata dallo standard. Grazie ad attenti esami e test, i ricercatori che hanno condotto tale elaborazione hanno potuto constatare che all’interno del 4G si cela una falla, in particolar modo nei suoi protocolli. Attraverso quest’ultima, in poche parole, la privacy di chi utilizza questo genere di connessione è messa a repentaglio poichè vi è una proficua possibilità di rimanere vittime di attacchi passivi e attivi.
Per appurare la gravità di tale problematica, i ricercatori hanno messo appunto una serie di attacchi e, a seguito di tali, sono emerse due notizie positive: tutti gli utenti sono letteralmente a rischio, ma questo si riduce in mancanza di un requisito essenziale, la stretta vicinanza tra chi effettua l’attacco e chi ne è vittima. Inoltre, grazie agli studi effettuati preventivamente, è stato possibile rendere il 5G sicuro sotto questo punto di vista.
Per maggiori informazioni in merito, vi rimandiamo al sito ufficiale della ricerca.