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Il Coronavirus sta entrando nelle nostre vite a gamba tesa, causando la parziale paralisi delle attività e un progressivo cambiamento delle nostre abitudini. Uno dei settori più colpiti è sicuramente il turismo e la cancellazione di numerosi voli da e per l’Italia sta causando notevoli disagi ai viaggiatori di tutto il mondo. In questa emergenza sanitaria c’è però la necessità di fare chiarezza circa la sicurezza dei voli in aereo.

La psicosi sta purtroppo portando a numerosi annullamenti, ma la verità è che viaggiare in aereo è sicuro quasi al cento per cento. L’unica eccezione potrebbe essere la presenza di un contagiato proprio di fianco a noi. Gli aeromobili sono infatti dotati di un sistema in grado di filtrare l’aria rendendola quasi sterile, quasi ai livelli di quella utilizzata nei respiratori degli ospedali.

Coronavirus: anche se l’ambiente è chiuso non ci sono rischi concreti

E’ ovviamente comprensibile avere paura quando si parla del nuovo Coronavirus, tuttavia come vi abbiamo anticipato i rischi sono praticamente nulli. L’aria immessa in cabina è infatti oggetto di studio e di analisi continua per garantire l’assenza di agenti patogeni. Il ricambio avviene poi molto più spesso di quanto potremmo immaginare, utilizzando una miscela composta per il 50% da aria filtrata e per il rimanente 50% da aria proveniente dall’esterno.

Esistono inoltre una serie di velivoli come il Boeing 717 che attinge solo dall’esterno del velivolo, riducendo quindi ancora di più i rischi. I sofisticati filtri Hepa (High Efficiency Particulate Air) montati sugli aeromobili possono essere confrontati senza troppo problemi con quelli usati negli ospedali e sono in grado di bloccare il 99,97% dei microbi presenti nell’aria. Ci sarebbero compagnie che addirittura avrebbero pubblicizzato percentuali addirittura superiori, questo dovrebbe senz’altro bastare per tranquillizzarvi.

Sulla maggior parte dei velivoli attualmente in commercio, come l’Airbus A350 l’aria nella cabina è cambiata ogni massimo 3 minuti. La stessa tempistica è utilizzata sul famoso Boeing 787, utilizzato per i viaggi a lungo raggio. La Iata ha poi recentemente confermato che la sanificazione degli interni è stata presa molto più sul serio, per scongiurare anche eventuali contagi da contatto.

Qualora aveste un viaggio programmato possiamo certamente consigliarvi di farlo, stando comunque attenti a non raggiungere luoghi a rischio. L’aereo è quindi ufficialmente sicuro, certamente più dei nostri luoghi di lavoro, scuole e università. Evitiamo quindi di farci prendere dal panico perché l’unico modo per combattere il virus ad armi pari è utilizzando la testa.

FONTEcorriere.it
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