L’Unione Europea sta valutando l’ipotesi di standardizzare la tecnologia dei caricatori per ovviare al problema dell’accumulo dei rifiuti elettronici. Secondo questo scenario, ogni smartphone o dispositivo assimilabile potrebbe quindi ricaricarsi con un solo tipo di alimentatore. Ma se in UE c’è chi è soddisfatto di questo progetto, un colosso come Apple è totalmente in disaccordo.
In merito una nota dell’azienda recita:”riteniamo che una regolamentazione sulla standardizzazione dei connettori installati in tutti i tipi di smartphone soffocherebbe l’innovazione invece di incoraggiarla, e danneggerebbe i consumatori in Europa e l’economia in generale“. Sappiamo da sempre che i prodotti Apple non sono compatibili con i dispositivi del mondo Android o Windows, ma la standardizzazione dei connettori danneggerebbe sensibilmente i profitti dell’azienda che fu fondata da Steve Jobs.
Apple sfida l’UE: non intende adottare lo standard Type-C
Ma se la posizione di Cupertino è condivisibile, è anche vero che la Commissione Europea sta lavorando ad una legislazione volta al taglio dei rifiuti elettronici che ha bisogno di trovare una via d’uscita. L’aver preso in considerazione i caricatori deriva dal fatto che i consumatori sono spesso obbligati a dotarsi di alimentatori diversi per dispositivi tutto sommato simili.
Parlando invece di numeri, l’UE prevede che il volume di rifiuti elettronici aumenterà di oltre 12 milioni di tonnellate entro la fine del 2020, uno dei più rapidi trend di crescita nel complesso mondo dei rifiuti mondiale. Per questo Roza Thun und Hohenstein, vicepresidente della “Commissione per il mercato interno del Parlamento europeo”, ha dichiarato ad inizio gennaio:“la quantità di cavi e caricabatterie prodotti e gettati via ogni anno è semplicemente inaccettabile“.
La pressione sulla commissione aumenta e si ritiene che gli stati europei si aspettino di valutare una proposta legislativa entro i prossimi sei mesi.