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Negli ultimi 10 anni le chiamate e gli SMS sono stati completamente messi da parte dall’ormai diffusa messaggistica istantanea. Cresciuta negli ultimi anni grazie all’operato di Whatsapp e Telegram, la messaggistica ha di fatto stravolto le interazioni tra le persone.

A quanto pare, però, il periodo di dominio di Whatsapp e Telegram è quasi terminato poiché, a breve, una nuova tecnologia sviluppata da Google farà il suo ingresso nel settore, strappando di fatto una grande fetta di utenza ai suoi diretti avversari. Stiamo parlando dei nuovi SMS 2.0 che, a differenza dei vecchi messaggi, non si limitano al solo testo ma, bensì, offrono agli utenti delle funzionalità innovative molto interessanti. Scopriamo di seguito maggiori dettagli a riguardo

SMS 2.0: ecco la nuova messaggistica secondo Google

Dopo anni di completo disuso, i vecchi SMS tornano sul mercato ma, questa volta, con una forma completamente nuova e in linea con le più recenti tecnologie diffuse sul mercato. Attraverso l’innovativo protocollo RCS (Rich Comunication Services), infatti, Google è riuscito a dare una nuova vita ai cari e vecchi 165 caratteri. Tutti gli utenti che continuano ad apprezza gli SMS, quindi, potranno finalmente usufruire di una tecnologia completamente nuova che, di fatto, introduce molteplici funzionalità come ad esempio l’invio di file multimediali in allegato al classico testo(GIF, audio, video, foto, documenti e file in generale)

Sfortunatamente, però, i nuovi SMS 2.0 non risolveranno il problema che ormai da anni affligge gli avversarsi Whatsapp e Telegram. Per usufruire delle molteplici funzionalità offerte dai messaggi di Google, infatti, bisognerà essere connessi alla rete internet. Inoltre tutti gli Italiani dovranno necessariamente attendere il via libera da parte degli operatori telefonici.

Per accedere al nuovo mondo degli SMS 2.0 sarà necessario scaricare sul proprio smartphone un’apposita applicazione attraverso il seguente link del Play Store. Attualmente l’app è disponibile al download esclusivamente sui dispositivi Android ma, molto presto, Google aggiungerà il supporto anche per iPhone e iPad.

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