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Su Marte è stata trovata una traccia di ossigeno nell’atmosfera che aumenta il suo volume a dismisura nel periodo tra la primavera ed estate del pianeta. Per effettuare la rilevazione, il rover Curiosity della NASA ha utilizzato il Sample Analysis Mars sin dal 2012 per terminare alla fine del 2017.

Se l’ossigeno nell’atmosfera rarefatta del pianeta rosso è normalmente concentrato in uno 0,16%, durante il periodo indicato sale oltre il 30 per cento. Tuttavia questa presenza massiva di ossigeno in primavera-estate non è stata possibile spiegarla in alcun modo, come ammette Melissa Trainer del NASA Goddard Space Flight Center alla guida della ricerca.

 

Marte: svelato il mistero della presenza di ossigeno nell’atmosfera

Al momento l’ipotesi più accreditata su Marte è che il fenomeno sia legato ai processi idrogeologici, perché l’ossigeno è intrappolato nelle molecole di anidride carbonica presente nelle rocce. Ma esiste anche qualche altra teoria non accreditata che per ora non spiega altresì il fenomeno.

Oltre tutto anche il metano è presente nell’atmosfera misurata dove Curiosity si muove, e anche questo materiale subisce lo stesso aumento determinante nelle dosi del 60%. Per questo,  entrambi i team di ricerca cercano una spiegazione plausibile e si chiedono se fra i due aumenti di volume possano esserci più che delle coincidenze.

In più ossigeno e metano possono derivare da attività biologica, anche se l’esistenza non è stata per nulla comprovata sul pianeta rosso. Pertanto, la maggior parte degli scienziati ritiene si tratti del risultato di un processo geochimico ancora da decifrare, e solo future esplorazioni potranno chiarire l’idea

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