Il bollo auto è sempre più il protagonista di numerosi dibattiti che avvengono sul Web e nelle aule del parlamento. Proprio di recente, la pace fiscale ideata dal nuovo Movimento 5 Stelle – Lega, aveva consentito a tutti coloro che avevano un debito con lo Stato di una cifra inferiore ai 1000 €, il condono fiscale.

A dirlo non è solo una sentenza pronunciata dalle Marche, ma anche il Ministro dell’Economia ha dichiarato ciò, espresso già ampiamente in passato con la legge sul condono.

Il Sole 24 Ore invece ha espresso le prime perplessità riguardo questa presunta “pace fiscale”. Di fatto, considerato che tale Legge sarà valida anche per chi ha un debito al di sotto di 1000 € per via di mancati pagamenti del bollo auto, le Regioni potrebbero appellarsi a diversi gradi di giudizio, arrivando così fino alla Corte di Cassazione per ottenere il pagamento dell’imposta.

Ricordiamo infatti che la tassa sul possesso dell’autovettura, chiamata “bollo auto”, è una tassa che si paga ai governi locali che hanno piena facoltà di abolirla, ridurne l’importo o aumentarlo. Tale potere è derivato dalla sentenza n. 122 della Corte Costituzionale, la quale vede nelle Regioni piena autonomia decisionale per il pagamento della suddetta imposta.

Bollo auto: dopo gli ultimi sviluppi, l’addio risulta sempre più lontano

Appare evidente che, alla luce degli ultimi avvenimenti e delle ultime vicissitudini, la speranza che il bollo auto possa venire cancellato a breve, diventa sempre più fioca e debole.

Dalle ultime indagini dell’ISTAT è emerso inoltre che il pagamento di tale tassa ha portato introiti alle casse dello Stato per un totale di oltre 5 milioni di Euro in soli cinque anni, dal 2013 al 2018. Con guadagni del genere, potrebbe essere molto difficile che le regioni decidano di abolire la tanto odiata (dai cittadini) imposta.

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