Per alcuni potrebbe essere a dir poco disgustosa, ma per i suoi ideatori, Skin-On è un’idea a dir poco geniale: una cover dal design davvero particolare, che ricorda quello della pelle umana, e che se applicata ad un dispositivo permette all’utente di interagire con la macchina.

La parte esterna di Skin-On, infatti, ricorda la pelle, mentre la parte interiore è così morbida da somigliare alla carne umana e può essere pizzicata, accarezzata e addirittura solleticata. Questa cover «può sembrare anti-convenzionale perché siamo abituati a prodotti insensati e rigidi, ma riteniamo che ci siano forti vantaggi nell’utilizzare tecnologie più malleabili», ha spiegato Anna Roudaut, la professoressa dell’Università di Bristol, a capo del gruppo di ricerca.

Skin on, come funziona la cover in pelle umana

Skin-On è realizzata con due strati di silicone che sono stati appositamente chiamati derma e ipoderma, ed è pensata per offrire un’interfaccia più naturale, oltre che per generare delle emozioni tattili.

Non a caso, il gruppo di ricerca ha voluto creare un dispositivo antropomorfo, che riesca dunque a trasmettere ed evocare emozioni a seconda dei comandi: «una stretta forte trasmette rabbia, solleticare la pelle mostra un’emoji sorridente, picchiettando si crea un’emoji sorpresa», ha spiegato Marc Teyssier, il principale autore dello studio.

Le interazioni cambiano a seconda del dispositivo sul quale viene applicata la cover in pelle artificiale. Pizzicandola, per esempio, potremmo regolare il volume dello smartphone, ridimensionare una foto sul computer. O ancora, stringendola forte verrà aperto il menù e così via.

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