Del caso Siri se ne è parlato a lungo: molte delle conversazioni che gli utenti Apple hanno avuto con Siri, l’assistente vocale di casa Cupertino, sono state ascoltate da alcuni dipendenti esterni che l’azienda aveva assunto con un compito ben preciso, quello di verificare la presenza di errori nelle registrazioni di Siri al fine di migliorare l’algoritmo del suo riconoscimento vocale.

Stando a quanto riportato dal The Guardian, i dipendenti avrebbero anche avuto accesso a conversazioni molto più intime e riservate, come i rapporti sessuali, che Siri avrebbe registrato quando attivata accidentalmente. Il risultato? Una violazione della Privacy degli utenti per la quale è stata anche lanciata una class action e richiesto un risarcimento dal valore di cinquemila dollari per ogni utente coinvolto.

Apple, licenziati i dipendenti che ascoltavano le conversazioni di Siri

A denunciare il tutto è stato proprio il quotidiano britannico, facendo scoppiare uno dei casi che hanno generato più scalpore nella storia di Cupertino. Apple non solo ha voluto scusarsi per quanto accaduto, ma anche deciso di intervenire licenziando i trecento dipendenti che avrebbero commesso l’errore. “Come risultato della nostra revisione abbiamo realizzato di non essere stati interamente all’altezza dei nostri ideali e per questo ci scusiamo”, ha dichiarato Apple.

Oltre ad aver licenziato i trecento dipendenti che erano stati assunti per verificare la presenza di errori nelle registrazioni di Siri, Apple ha comunicato che verranno presto adottate delle nuove regole per una più efficace tutela della Privacy degli utenti.

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