Amazon

Al giorno d’oggi, dove internet e il web hanno sicuramente un’importanza diversa da quella che avevano solo 10 anni fa, la nostra quotidianità è basata su dispositivi sempre più smart e tecnologici.

Un esempio concreto è sicuramente la domotica a basso costo, che nel giro di qualche anno sarà in grado di trasformare le nostre case in veri e propri dispositivi smart. Moltissime persone utilizzano altoparlanti intelligenti di Amazon nella loro vita di tutti i giorni, ma probabilmente non è ancora il momento di fidarci di loro. Ecco i dettagli.

 

Amazon ci spia attraverso Alexa

Gli altoparlanti di Amazon, per esempio, sono in grado di riprodurre musica, ascoltare notizie, abbassare ed alzare le tapparelle di casa, accendere o spegnere le luci e molte altre cose. La diffusione dei prossimi anni è solamente destinata ad aumentare, perché aumenteranno anche i bisogni degli utenti. Ma vi siete mai chiesti chi ascolta tutto ciò che diciamo ad Amazon Alexa o a Google Assistant? In teoria non dovrebbe ascoltare nessuno, ma secondo le ultime indiscrezioni non è proprio così.

Per il miglioramento di questi dispositivi, la componente umana sarebbe ancora molto importante. A rivelarlo è Bloomberg, che racconta come la piattaforma di Jeff Bezos impieghi migliaia di persone in tutto il mondo per rendere più efficiente l’assistenza di Alexa sui dispositivi Echo. Per farlo, permette ad un team di ascoltare le conversazioni che gli utenti hanno con i propri assistenti, in modo da capire i bisogni e la soddisfazione.

Il tutto per eliminare alcune lacune nella comprensione del linguaggio da parte di questi assistenti. In alcuni casi, i dipendenti potrebbero trovarsi davanti a registrazioni tutt’altro che banali. Per esempio, due lavoratori contattati da Bloomberg hanno rivelato di aver ascoltato quello che credevano fosse un’aggressione sessuale o qualcosa di molto simile. D’ora in poi, anche se non abbiamo alcuna prova di quello che abbiamo detto, fate attenzione a quello che dite davanti al vostro assistente.

La piattaforma di Seattle ha voluto precisare la propria posizione con una dichiarazione. Ecco le sue parole: “Amazon prende sul serio privacy e sicurezza delle informazioni personali dei clienti. Annotiamo solo un numero estremamente minimo di interazioni da un gruppo di clienti selezionati in modo casuale, al fine di migliorare l’esperienza del cliente. Queste informazioni ci aiutano, ad esempio, ad addestrare i nostri sistemi di riconoscimento vocale e di comprensione del linguaggio naturale, in modo che Alexa possa capire meglio le richieste dei clienti e assicurare che il servizio funzioni bene per tutti. Abbiamo sistemi di sicurezza rigorosi a livello tecnico e operativo, e tolleranza zero per gli abusi dei nostri sistemi. I dipendenti non hanno accesso diretto alle informazioni che permettono di identificare la persona o l’account le cui interazioni sono coinvolte in questa attività. Tutte le informazioni sono trattate con la massima riservatezza e, per proteggerle, usiamo sistemi di autenticazione a più livelli per limitare l’accesso, servizi di crittografia e audit sul nostro sistema di controllo; al tempo stesso, i clienti possono sempre cancellare le proprie interazioni in qualsiasi momento“.

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