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Il gigante americano del commercio online Amazon distrugge ogni anno nei suoi magazzini milioni di nuovi articoli, che non vengono venduti o che vengono restituiti. La denuncia è stata presentata questo venerdì dal programma “Capital” del canale televisivo francese M6.

In questa edizione di “Capital”, un giornalista del canale francese racconta come è riuscito ad essere assunto come assistente amministrativo nella logistica di uno dei magazzini di Amazon nel centro di Saran per riprendere le pratiche dell’azienda. Le immagini mostrano grandi contenitori per la distruzione di oggetti di ogni tipo: pannolini, macchine da caffè, televisori, giocattoli in vasche.

 

Il racconto

Il giornalista Julien Courbet, che ha raccolto anche testimonianze di diversi ex dipendenti di Amazon, rivela clausole contenute nei contratti tra la piattaforma dell’azienda, il mercato e i subappaltatori che immagazzinano nei loro negozi i prodotti che sono in vendita su Amazon.

In questi documenti, i subappaltatori sono tenuti, in caso di mancata vendita, a restituire i prodotti o distruggerli, anche se sono nuovi – una pratica che è legale anche se è “disgustosa”, afferma il rapporto.

A Chalon-sur-Saône, uno dei depositi più piccoli in Francia, più di 293.000 prodotti sono stati inviati a rottami, quasi tutti nuovi, in soli nove mesi, dice il programma, citando fonti sindacali.

Aggiunto a tutti i magazzini dei giganti degli Stati Uniti, solo in Francia, il rapporto stima, ci sono circa 3 milioni di nuovi prodotti che sono potenzialmente scartati ogni anno.

Contattato dalla M6, Amazon France si impegna a ridurre al minimo il numero di prodotti restituiti dai suoi clienti, sia nel loro interesse che nel loro. “Nel caso di prodotti che non possono essere rivenduti, noi doniamo a organizzazioni e banche alimentari che li consegnano alle persone bisognose“, dice l’azienda.

Il programma mostra anche, nelle immagini scattate dai droni, la rotta dei prodotti che giacciono negli inceneritori o nelle discariche, un disastro ecologico denunciato dall’associazione francese “Friends of the Earth”.

Nel settembre dello scorso anno, l’associazione ha intentato una causa contro Amazon presso la direzione generale della concorrenza, del consumo e repressione delle frodi, per avvertire di “pratiche commerciali ingannevoli” della società, che lo accusa di numerose violazioni di legge, compresi gli errori nel recupero rifiuti, imposti dal Codice ambientale.

Il gruppo ambientalista ha detto che era stato allertato da una relazione sul programma “Front 21”, il canale televisivo tedesco ZDF, in onda nel mese di giugno 2018, in cui i funzionari di Amazon hanno detto di aver distrutto prodotti restituiti dai clienti, tra cui lavatrici stoviglie e biancheria, per lo più perfettamente funzionanti o con lievi difetti.

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