4G pericoloso Iliad Wind TIm Vodafone 3Tutti noi abbiamo una SIM con offerta 4G. Nel 2018 abbiamo visto l’ingresso in campo dei nuovi MVNO e tra questi anche Kena Mobile di TIM ha optato per la connettività high speed. Utilizziamo l’alta velocità per accedere con facilità ai giochi in multiplayer senza lag, alle app per lo streaming audio e video ed ai sistemi di messaggistica istantanea e videoconferenza. Tutto senza osservare il ben che minimo ritardo. Ma esiste un problema di sicurezza comune a tutti gli operatori. E dobbiamo starci attenti.

 

4G: stiamo attenti a questo problema di sicurezza

Il problema fondamentale della rete 4G è insito nel software che accoglie le richieste di connessione da parte degli smartphone e di tutti i dispositivi mobili. Quando cerchiamo di ottenere il segnale da parte dell’antenna lo riceviamo senza problemi ma nessuno ci dice che nel mezzo non ci sia una terza parte interconnessa che funge da ponte tra noi e la rete del provider.

Un hacker può insinuarsi nella rete senza problemi. Il software che controlla gli utenti connessi non oppone resistenza ai tentativi di intrusione. Servendosi di un’apparecchiatura che usa un’antenna 4G l’hacker può dirottare il segnale al suo hotspot. Tramite un software modificato crea un database con i dati sniffati dall’etere. Tutto ciò che passa dal telefono finisce nelle sue mani. Non ci sono eccezioni. Andiamo su Internet tramite browser? Le pagine vengono memorizzate? Accediamo all’home banking? Password e nome utente vengono registrati. E le chat Whatsapp? Uguale.

L’unico ostacolo che l’hacker incontra è la distanza. Se non si trova nelle immediate vicinanze del bersaglio non può attaccare. Il telefono aggancerà la cella di rete del provider tagliando fuori l’hacker.

L’unico modo di difendersi è quindi quello di restare a debita distanza dall’assalitore. Cosa non facile visto che potrebbe essere la persona meno sospettabile di questo mondo. I gestori non vogliono risolvere la questione in quanto un’opera di manutenzione implicherebbe un totale riassetto della rete. Si spera che il 5G possa colmare la lacuna ma i dubbi restano.

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