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Il mercato dei contenuti 3D ha conosciuto un vero trend in ascesa. Agli inizi del decennio, dopo il lancio di Avatar (il film diretto da David Cameron), non solo l’industria cinematografica ha amato l’idea – è una grande miniera di soldi oggi – ma anche altre divisioni hanno cominciato ad afferrare la stessa onda.

Grazie agli smartphone lanciati con due fotocamere per immagini 3D, schermo stereoscopico senza occhiali e televisori con la stessa tecnologia, presto tutti si sono resi conto che non era un differenziale come avrebbe dovuto essere in tutti questi settori e che, presto, hanno iniziato a non beneficiarne ulteriormente.

Oggi non vediamo più smartphone con schermi 3D, non vediamo più aziende che sviluppano hardware o software per acquisire foto e video 3D, né vediamo l’insistenza delle aziende a tenere conto del 3D in generale. Il cinema era l’unico luogo in cui il 3D veniva accettato e rimane tuttora on the stage, ma il futuro può essere anche più ambizioso (o disastroso).

 

Nuovi sviluppi

Recentemente la società RED ha finalmente lanciato Hydrogen One, la sua grande scommessa arrivata nel 2018 con l’hardware dello scorso anno, dopo molti ritardi. Tra i suoi grandi punti salienti è sicuramente lo schermo olografico del dispositivo, che sicuramente non ha fatto piacere alla stragrande maggioranza che ha puntato su questo prodotto.

Nei prossimi anni, Samsung potrebbe presentare qualcosa di simile, ma diverso nel concept. Come riportato dallo staff di LetsGoDigital, Samsung ha appena registrato un nuovo brevetto con l’idea di produrre – nel prossimo futuro, speriamo – un vero schermo olografico.

Mentre i dispositivi come RED Hydrogen One creano solo un senso di profondità sul display, Samsung potrebbe sviluppare una nuova tecnologia che proietta l’immagine e il contenuto fuori dal display e può essere visualizzata in un formato a 360 gradi che tutti possono vedere.

Pubblicato il 29 novembre di quest’anno, il brevetto è descritto da Samsung negli organismi di proprietà intellettuale WIPO e USPTO come un “apparecchio di riproduzione ologramma” in cui “l’ologramma può visualizzare nell’immagine un’immagine stereoscopica (immagine 3D) usando l’interferenza della luce“.

In poche parole, una lente di ritrasmissione sarebbe disposta sulla superficie dello schermo con una serie di altri micro obiettivi. Tale tecnologia fa sì che il modello olografico venga riprodotto e proiettato verso l’alto, come un raggio di luce, fuori dallo schermo.

Il brevetto Samsung è molto più ambizioso e futuristico delle soluzioni olografiche già presentate, che mostrano solo la profondità sullo schermo piuttosto che il piano di Samsung di visualizzare l’immagine sul display.

Comunque sia, qualcosa nel concept di cui sopra potrebbe emergere tra alcuni anni e, molto probabilmente, solo alla fine del prossimo decennio.

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