Play Pass potrebbe essere il nome di un abbonamento offerto da Google in collaborazione con il Play Store. Allo stato attuale, le informazioni su questo argomento sono limitate. Sebbene vi siano altre prove circostanziali che suggeriscono che l’idea sia definitivamente presa in considerazione.

Molte di queste prove provengono da XDA-Developers e dalla sua comunità che sembra aver scoperto due aspetti diversi, ma apparentemente correlati. Il primo è un riferimento effettivo al nome “Play Pass” trovato all’interno del codice dell’app Play Store. Il secondo viene da uno dei sondaggi di Google Opinion Rewards di routine, dove l’utente deve indicare se “Pass” è un buon nome per un servizio a pagamento per l’app store.

L’ultimo dei due, sebbene il meno utile come conferma, è tecnicamente il più importante. Infatti, la domanda in particolare chiede se “Pass” sarebbe un buon nome per un servizio che fornisce centinaia di app e giochi a pagamento per un canone mensile. Dunque se Google sta davvero programmando di lanciare una funzionalità chiamata Play Pass, sembra piuttosto probabile che questo sarà un servizio in abbonamento. Sarà volto ad offrire gratuitamente accesso a una selezione di app e giochi che gli utenti altrimenti avrebbero pagato singolarmente.

Si vocifera del servizio Google Play Pass, per pagare mensilmente in cambio di app e giochi altrimenti troppo costose

Google Play Store è l’app store più utilizzata sul mercato, perennemente in costante cambiamento. Uno dei motivi di ciò è la continua ambizione di Google di aumentare le entrate associate alle app. Questo è stato uno dei problemi per gli sviluppatori Android che, pur avendo accesso a un numero significativo di utenti, non hanno riscontrato ingenti entrate. Una situazione che in teoria potrebbe diventare più grave in futuro con alcuni analisti che hanno predetto tempi turbolenti per il Play Store.

Indipendentemente dai motivi, Google ha esaminato diversi modi in cui può aumentare le entrate per gli sviluppatori. Ad esempio, l’opzione per testare un’app prima di scaricarla tramite app istantanee e i punti guadagnati man mano che si scaricano e acquistano. Tale sistema è disponibile solo in Giappone, al momento l’idea è che ogni volta che un utente spende denaro sul Play Store riceve punti. Una volta che questi punti raggiungono livelli diversi, possono essere convertiti in credito (di nuovo da spendere nel Play Store) o utilizzati direttamente per gli acquisti in-app.

Le due aree in cui Play Pass probabilmente avrà esito positivo o negativo saranno il contenuto e il costo. Se, ad esempio, la selezione di app e giochi non è all’altezza, è ovvio che gli utenti non saranno incoraggiati a pagare. E questo è probabile che sia un problema reale. Poi c’è il costo, a meno che il prezzo non sia giusto, allora Google corre il rischio di sbagliare già in partenza. Il prezzo dovrà comunque essere abbastanza basso. Trovare il giusto equilibrio tra costo dell’abbonamento e contenuto, assicurando allo stesso tempo che gli sviluppatori (di tutti i livelli) siano soddisfatti, potrebbe rivelarsi una lotta.

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