Il 5G sta finalmente per arrivare sul territorio italiano, mentre le aziende hanno dato il via alla posa dei primi impianti per la trasmissione e la connessione ad altissima velocità, il governo italiano ha battuto all’asta le prime frequenze da utilizzare proprio per garantire agli utenti la navigazione.

Iliad, azienda neonata sul territorio e ormai pronta al lancio della propria rete 4G, si è aggiudicata la porzione di mercato a lei riservato, proprio perché new entry. Secondo la legge, infatti, per garantire una più equa distribuzione dei blocchi, un eventuale nuovo operatore telefonico ha diritto a sfruttare una via preferenziale. Di conseguenza, ecco che Iliad, con circa 646 milioni di euro, si è vista assegnare parte della banda 700BDD.

 

5G: dal 2022 le frequenze verranno assegnate a Iliad, TIM e Vodafone

Le restanti parti della stessa frequenza sono state assegnate a TIM e Vodafone, a discapito di Linkem, Fastweb, Wind e 3 Italia.

La concessione avrà termine nel 2037, ma l’inizio è fissato al 2022. E’ importante ricordare, infatti, che le 700MHZ BDD sono le frequenze su cui tutt’oggi trasmettono le emittenti televisive; con l’adozione del nuovo standard DVB-T2 (qui per approfondimenti), le lasceranno effettivamente libere per il 5G.

Ciò sta a significare, in ogni caso, che indipendentemente dalla posa delle antenne specifiche, la connessione ad altissima velocità non sarà fisicamente possibile prima della data indicata poco sopra.

L’unica cosa di cui siamo certi è che IliadVodafone TIM ne deterranno, molto probabilmente, il monopolio, con Wind e 3 Italia costrette al ran sharing pur di potervici accedere.

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