La Commissione europea ha proposto di rafforzare la presenza dell’Intelligenza Artificiale nel continente. Infatti, saranno investiti fino a 20 miliardi di euro entro il 2020.

L’obiettivo è aumentare la presenza dell’Intelligenza Artificiale in Europa, ma anche migliorare la competitività del continente nel mercato della tecnologia. Innanzitutto ci sarà la creazione di un quadro legislativo per l’uso etico della tecnologia. Inoltre, sarà predisposta una preparazione ai cambiamenti socio-economici dovuti all’innovazione. Tuttavia, la commissione rileva anche che sarà necessaria una notevole quantità di lavoro per finanziare i progetti. Si mira ad incoraggiare tutti i settori, pubblici e privati.

Tutto ciò potrebbe sollevare questioni etiche e legali, ma è abbastanza ovvio non sia così. Ovviamente sarà necessaria una nuova legislazione. Ciò dipende soprattutto dai potenziali pregiudizi che potrebbero esserci durante le decisioni prese. Per questo sono previste nuove alleanze entro la metà del 2019. La commissione ha affermato che fornirà orientamenti specifichi più in là.

Milioni di euro investiti dall’Unione Europea nell’Intelligenza Artificiale

In termini di cambiamenti socioeconomici, l’Europa propone che gli Stati membri migliorino i loro sistemi di istruzione e formazione. In questo modo si vuole garantire una preparazione all’impatto che ci sarà sulla forza lavoro con l’introduzione dell’intelligenza Artificiale. Ci saranno nuovi posti di lavoro e le modifiche ai lavori correnti. Il quadro finanziario del continente per il 2021-2027 includerà orientamenti su tali questioni, soffermandosi sulle competenze specifiche dell’Intelligenza Artificiale.

Infine la Commissione europea aumenterà i suoi investimenti nell’ambito del programma di ricerca e innovazione nel 2020. Ciò sarà a sostegno delle linee guida per aumentare l’intelligenza artificiale nei settori pubblici e privati. La speranza è impiegare miliardi di euro in ambiti tra cui, ad esempio, la robotica. Si tenterà anche di ottenere oltre 500 milioni di euro di investimenti dalle industrie di supporto. Inoltre, la commissione propone una condivisione dei dati più aperta e semplice per i servizi pubblici, l’ambiente, la ricerca e i dati sanitari. Il piano d’azione completo concordato dagli Stati membri sarà ultimato entro la fine dell’anno.

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